“Vi canto un fatto se lo permettete”, il nuovo volume della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana

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GALLICANO –  I canti popolari rappresentano un’importante espressione della cultura di un territorio, sono l’espressione spontanea di sentimenti e aspirazioni determinati dal contesto storico, ambientale e sociale. Un tempo il canto faceva da sfondo alle varie attività lavorative e animava le veglie e i momenti di svago. Certi canti erano conosciuti da tutti e venivano tramandati e diffusi oralmente,  di persona in persona, generazione dopo generazione; una gran quantità di testi e forme musicali che oggi avremmo perso se studiosi e appassionati non si fossero dedicati a raccoglierli e a trascrivere i testi e le musiche.

In questo spirito l’Unione si apre ad un nuovo contributo editoriale “VI CANTO UN FATTO SE LO PERMETTETE” – realizzato nell’ambito della Collana della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana sezione Radici, Comuni e Comunità con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – che verrà presentato sabato 26 settembre ore 17,00 presso la Sala Guazzelli di Gallicano alla presenza dell’autrice Annarosa Bacci.

Il volume ripercorre e trasmette la sua esperienza svolta come insegnante presso la scuola elementare di Gallicano agli inizi degli anni ’80,  quando gli alunni e le loro famiglie cercarono i testimoni che ancora conservavano la memoria dei canti popolari del paese.  Merita qui ricordare la figura del prof. Gastone Venturelli, importante studioso delle tradizioni popolari, che fu maestro e amico in quell’esperienza. Nel libro vengono ricordati i testimoni, uomini e donne che ancora sapevano i  testi e le melodie, figure ormai scomparse, a cui l’autrice e tutti noi dobbiamo un ringraziamento per averci permesso di tramandare una parte importante della nostra cultura. Poi ci sono i canti, vere e proprie poesie popolari, che raccontano di amore, spesso drammatico, di guerra, di emigrazione, di lavoro, e la loro scrittura su pentagramma, grazie all’attento lavoro del Prof. Paolo Razzuoli,  affinché si tramandino anche le melodie. Un ultimo accenno in merito a questa pubblicazione riguarda anche il contesto in cui questi canti sono stati raccolti e analizzati, nell’ambito di un’esperienza didattica allora innovativa e coraggiosa, in cui la scuola ampliava  l’orario e dava spazio a nuove esperienze come la musica, il teatro, l’inglese e si apriva al territorio, offrendo ai bambini un ambiente didattico ed educativo ricco e stimolante.

Alla presentazione interverranno il Sindaco del Comune di Gallicano David Saisi e l’Assessore alla Cultura Serena Da Prato, il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi, l’autrice Annarosa Bacci, la Prof.ssa Catia Gonnella e il Maestro Paolo Razzuoli curatore della parte musicale. La cantante Alice Blanda proporrà alcuni canti.

Saranno attuate misure di distanziamento fisico per la prevenzione dal Coronavirus, i partecipanti dovranno essere dotati di macherina. Si consigla la prenotazione telefonando al numero 0583 74593 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 18.

 

Aldo Bertozzi: “Queste sentenze hanno punteggiato la vita di molte generazioni di abitanti della Garfagnana, fornendo regole generali a cui attenersi, buone parole da dire nei momenti difficili, interpretazioni di caratteri, spiegazioni universali. Esaltano l’estro linguistico, sono pieni di inventiva e gradevoli all’orecchio. E i proverbi si ricordano bene per l’espressione piena di rime e di assonanze, e soprattutto perché sono estremamente calzanti e riescono a dire con una frase quello che spesso non riusciamo ad esprimere con un discorso2”.

“Apprendere le perle di saggezza dei nostri antenati significa anche conoscere meglio le nostre radici” – conclude il Presidente dell’Unione Nicola Poli – “Ed è con questo augurio che accogliamo il volume “Essenze di saggezza popolare”, con l’obiettivo di far sorridere i più grandi ed incuriosire i più giovani sperando di colmare quel divario che la comunicazione fra generazioni ha creato perché più difficile o semplicemente più rara.

 

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