LUCCA – Poste Italiane tornerà a garantire nelle prossime settimane (a cavallo tra settembre e ottobre), in provincia di Lucca, il livello dei servizi offerti alla cittadinanza assicurato in epoca pre-Covid; ed implementerà gli organici con alcune assunzioni di personale sul territorio mentre, contemporaneamente, sono previsti anche importanti investimenti su Lucca per la sperimentazione di nuovi “hub” multiservizi in favore dell’utenza.
Sono questi gli impegni presi dalla dirigenza di Poste Italiane nell’incontro svoltosi oggi – giovedì 3 settembre – in Prefettura convocato a doppia firma dal Prefetto Francesco Esposito e dal presidente della Provincia Luca Menesini. Un summit a cui hanno preso parte anche il consigliere provinciale Iacopo Menchetti e i dirigenti di Poste Italiane Giovanni Zunino (responsabile area Centro nord Italia), Paolo Pinzani (responsabile relazioni istituzionali area centro nord), Olimpia Bosco (responsabile Poste del territorio provinciale di Lucca) e Gianluca Laghi.
Un incontro resosi necessario a seguito della chiusura degli uffici postali durante il lock-down a cui è seguita una fase di riapertura degli sportelli che non ha soddisfatto l’utenza, soprattutto nei centri minori e nei paesi più piccoli.
Da una parte i rappresentanti istituzionali hanno ribadito e apprezzato l’impegno di Poste italiane nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria che ha visto l’azienda procedere all’anticipo dell’accreditamento delle pensioni e anche in collaborazione coi Carabinieri alla consegna a domicilio dei pensionati.
Dall’altra, l’incontro serviva proprio per fare il punto della situazione sul territorio a seguito della graduale ripresa delle attività. Una ripresa che, come hanno sottolineato i sindaci di alcuni Comuni, soprattutto quelli a vocazione turistica, ha avuto qualche falla con segnalazioni di sportelli automatici mal funzionanti, uffici minori aperti a giorni alterni, ritardi nella consegna della posta.
Problemi che – a detta della dirigenza di Poste Italiane – sono in parte già risolti, mentre altri saranno superati nelle prossime settimane. Dalle risposte dei dirigenti aziendali, quindi, sembrano diradarsi le nubi che nelle settimane successive al lock-down facevano intravedere un ridimensionamento del livello dei servizi e un progressivo smantellamento di alcuni sportelli periferici per ridurre i costi di esercizio.
Il presidente Menesini ha ribadito “l’importanza di un servizio postale efficiente e capillare, in grado di soddisfare le esigenze dei residenti del grande comune come quelli del piccolo paese della Garfagnana o dell’entroterra versiliese. Occorre tornare all’orario ordinario – ha detto –, così come serve un impegno dell’azienda per supportare l’utenza che ha poca dimestichezza coi servizi on line, mentre gli sportelli automatici devono avere una rete capillare per svolgere a pieno il servizio per cui sono stati creati. Bene che la dirigenza aziendale consapevole della situazione si sia impegnata a garantire i servizi, ma i nostri sindaci e i nostri cittadini sono ‘sentinelle’ affidabili sul territorio. Se qualcosa non funziona riconvocheremo l’azienda”.
Il prefetto Esposito, al termine della riunione, ha dichiarato “Abbiamo verificato che c’è la massima disponibilità di Poste a venire incontro ai bisogni del territorio e la consapevolezza che il servizio postale è di vitale interesse per le comunità e per lo sviluppo economico locale soprattutto in un momento in cui occorre produrre il massimo sforzo per sostenere la ripresa dopo la chiusura delle attività. Oggi abbiamo rinforzato le condizioni di dialogo a garanzia della partecipazione del territorio e anche a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Continueremo a confrontarci con Poste italiane anche per condividere iniziative importanti su temi di interesse comune quale quello dell’educazione finanziaria”.
Tag: poste italiane, uffici postali
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