MOTORI – Nei giorni scorsi a San Marino si è aperto il garage in cui era custodita la Citroen C3 R5 del team Peletto, la macchina che qualche settimana fa Paolo Andreucci e Francesco Pinelli avevano portato al terzo posto nell’omonimo rally del Titano.
Un risultato che se confermato avrebbe consentito al pluricampione garfagnino di mantenere la leadership nel CIRT (campionato italiano Rally Terra). Ma a fine gara come ben sapete è giunta la clamorosa squalifica. Come è noto la vettura non si era spenta “tappando” l’accesso dell’aria al motore attraverso la flangia da 32 mm, verificata come regolare. In realtà il team, e lo stesso Ucci, avevano subito ipotizzato che il mancato spegnimento fosse dovuto all’ingresso accidentale di aria da un altro punto dell’aspirazione. E a quanto pare la cosa è stata confermata.
Il problema si sarebbe originato da una guarnizione del turbo che si sarebbe staccata (e pare addirittura finita nella slitta motore): ciò avrebbe permesso l’ingresso di un minimo di aria, ininfluente sul piano della prestazione ma tale da consentire al motore di restare in moto. Ripristinata la guarnizione infatti la vettura si sarebbe regolarmente spenta. Viste le normative FIA a questo punto si può ipotizzare anche una revoca della squalifica di Andreucci che tornerebbe così in testa alla classifica del campionato con un punto di vantaggio (25 a 24) su Campedelli. Ma ne sapremo di più nelle prossime ore anche perchè incombe l’appuntamento con il 27esimo Rally dell’Adriatico in programma domenica 27 settembre.
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