COREGLIA – Dopo Villa Basilica e Bagni di Lucca anche a Coreglia gli iscritti al Pd (almeno due terzi, si legge in un comunicato) restituiscono la tessera in segno di protesta contro la mancata candidatura di Marco Remaschi in Regione.
Tra di loro anche il vicesindaco Pacini ed i consiglieri di maggioranza Salotti e Barsellotti.
“La nostra decisione è inevitabile – si legge nel comunicato – chi gestisce questo partito a livello locale e regionale ci ha esplicitamente detto di non volerci, tanto da averci negato uno dei diritti fondamentali della democrazia, quello di rappresentanza. Eclatante in questo senso è il comportamento del segretario territoriale Mario Puppa, in evidente conflitto d’interessi: per tutelarsi il posto, infatti, dopo le rinunce di Giovannetti e Baccelli, da segretario e aspirante candidato regionale ha lavorato non per creare la lista più rappresentativa e più forte per la provincia di Lucca, ma, al contrario, ha agito per formare una lista che lo avvantaggiasse, nella quale il diritto alla preferenza è solo forma e non sostanza – spiegano gli ex tesserati, tra i quali ci sono gli assessori uscenti, Ivo Carrari e Barbara Gonnella e il consigliere comunale di maggioranza, Emilio Volpi, oggi candidati nella lista Unione democratica per Coreglia con Marco Remaschi sindaco -. È un sentimento di delusione e di incredulità quello che ci accomuna: per un partito – che è stata la nostra casa naturale e ideale per tutti questi anni – che non ha neanche tentato di operare una ricucitura o una mediazione, ma dove al contrario è stata scelta la strada dell’umiliazione nei confronti di una persona, Marco Remaschi, che certo non si meritava tutto questo. Remaschi, infatti, è colui che – prima da consigliere e poi da assessore regionale – ha portato milioni di euro di risorse in provincia di Lucca. Potremmo elencare decine e decine di esempi, dall’edilizia scolastica alle politiche per la montagna, dallo sviluppo rurale alla difesa del suolo fino alla manutenzione e al decoro del territorio, dalle infrastrutture alla sanità. È stato un assessore iper presente e iper disponibile: basta chiedere a un sindaco della provincia se, quando ha avuto bisogno di un intervento o di un contatto con la Regione Toscana, abbia trovato aiuto nel lavoro, nella rete di relazioni e nella presenza di Marco Remaschi oppure no. E anche la scelta di rimettersi al servizio della propria comunità – qui a Coreglia -, così come richiesto da tantissimi cittadini, dimostra l’umiltà di una persona che non si tira indietro quando si tratta di generare crescita e benessere alla propria terra. Ecco perché è stato per noi doloroso e umiliante vedere come sia stato trattato Remaschi e, con lui, gli iscritti e tutti coloro che lo sostengono e che si riconoscevano in un’area del partito che, a livello territoriale, è stata totalmente schiacciata. Ancor peggio se vediamo i protagonisti di questa operazione: persone che devono il proprio percorso politico anche, in alcuni casi soprattutto, a Marco Remaschi”.
“Coloro che hanno scelto questa strada – con l’unico obiettivo di garantire un posto sicuro a uno dei candidati in lizza per diventare consigliere regionale – sono i diretti responsabili di quanto sta succedendo a livello locale dentro il partito democratico – concludono -. Questo a dimostrazione di quanto queste persone abbiano poco a cuore il risultato del PD e del candidato presidente Eugenio Giani e trovino invece come unico obiettivo l’affermazione personale. Per quanto ci riguarda il nostro unico interesse è rivolto al nostro comune, Coreglia Antelminelli: siamo impegnati e concentrati a fare un ottimo risultato elettorale alle comunali del 20 e 21 settembre prossimo e a costruire una nuova rinascita per il nostro comune”.
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