VAGLI SOTTO – E’ dal 1994 che aspetta il momento giusto per mostrarsi di nuovo al mondo intero. Da 26 anni Fabbriche di Careggine, il piccolo paese sommerso nelle acque del lago di Vagli, non ha più avuto occasione di far riemergere la sua storia interrottasi bruscamente nei primi anni ’50.
Fu allora infatti che la Valdarno costruì una delle dighe idroelettriche più grandi d’Europa trasformando uno dei tanti paesi della Garfagnana in un paese fantasma, in un semplice ricordo. Da allora, e sono passati 70 anni, solo 4 volte il lago è stato svuotato per lavori di manutenzione: 1958, 1974, 1983 e 1994 creando così un fascino del tutto particolare intorno a Fabbriche di Careggine, nome che richiama al ruolo che ebbe questo paese. Quasi tutta la Garfagnana era territorio degli Estensi che avevano una particolare predilezione per le armi e la loro fabbricazione. Forse è anche per questo che arrivarono dal nord Italia in diversi paesi della zona, tra cui anche in questo, autentici maestri nella lavorazione del ferro. Vi era infatti abbondanza d’acqua grazie al torrente Edron e legna praticamente a chilometro zero: elementi fondamentali per il lavoro del fabbro. E furono proprio i fabbri a dare il nome all’antico borgo di Fabbriche di Careggine con evidente richiamo al paese che ancora oggi è il comune di riferimento. Da 26 anni il lago non è stato più svuotato e questo di fatto ha aumentato il fascino e l’attesa sull’evento che, probabilmente se non ci fosse stata una pandemia mondiale, sarebbe stato svuotato proprio questa estate. Ma attenzione !!! La possibile svuotatura dell’invaso potrebbe essere condizionata ancora dalla pandemia. Facile arguire ed immaginare che un evento di questo livello non può essere vissuto con varie limitazioni, per cui non ci resta che attendere e sperare per rivedere il piccolo campanile che sorregge la piccola chiesa di San Teodoro.
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