FORNACI – Ultima serata questa sera, sabato 1 agosto per l’edizione speciale di Fornaci in canto, l’evento organizzato da Venti d’Arte con la collaborazione da 12 anni a questa parte dell’Amministrazione Comunale, che quest’anno non ha organizzato il classico concorso di canto, ma, causa le restrizioni e le normative anticovid, una manifestazione in grado di dare comunque continuità all’evento; e di testimoniare la voglia di resistere e di ripartire che c’è anche nella musica.
Fornaci in canto, covid o non covid e nonostante le tante imposizioni di sicurezza previste dai protocolli, si sta dimostrando manifestazione di alta qualità e di bella musica.
Venerdì 31 luglio, si sono esibiti a Fornaci Andrea Maestrelli con ‘Le canzoni di Leonardo’; Alfonsina con ‘Emozioni dal passato’; Annarè Persiano con ‘L’Amore al tempo del gluten free’ mentre per stasera sabato 1 agosto il festival si concluderà con Gerardo Attanasio con ‘Piccolo viaggio nella canzone d’autore’; Frances con ‘Non so cambiare idea’; e il gallicanese Tommaso Baldacci feat Zeno Marchi con ‘Dietro maschere bianche e nere’.
Va detto che tutti gli artisti che si sono esibiti e si esibiranno a Fornaci, nelle loro performance si sono messi a nudo proponendo la versione più intima della loro arte e rendendo tutti partecipi dei propri universi (i progetti da loro proposti sono tutti, o quasi, opere prime che andranno peraltro in giro per l’Italia). Bene ha fatto Fornaci in canto a confermare le borse di studio anche per quest’anno: offerte dalla Banca di Credito Cooperativo, sponsor della manifestazione, saranno assegnate come detto ai nove artisti partecipanti e selezionati dall’organizzazione con l’obiettivo di contribuire alla formazione e alla crescita professionale e musicale di questi artisti.
Per quanto riguarda le positività della manifestazione di quest’anno, da evidenziare tra le altre l’idea originale del cubo realizzato a sostituire il palco che ha notevoli significati legati anche ai mesi di isolamento, ma non solo. Da parte degli organizzatori del festival, Massimo salotti e Lucia Morelli, è stata infatti lanciata la proposta di “consolidare” la presenza del cubo come contenitore culturale per le estati fornacine a venire. Una bella idea senza dubbio.
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