MOLAZZANA – “Il bosco Toscana va valorizzato ancora di più, perché può creare lavoro, crescita e sviluppo”. Lo sostiene l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, intervenuto ieri al convegno, promosso dalla Flai Cgil Toscana, in collaborazione con la Fondazione Metes e con la Flai Cgil nazionale, la Cgil Toscana e la Cgil Lucca e tenutosi a ‘Il Sassone di Fobbia’ a Molazzana, per avviare una riflessione sulle problematiche di governance del patrimonio forestale toscano. Le recenti innovazioni introdotte nel quadro normativo nazionale con l’adozione del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. n. 34 del 2018) parallelamente al percorso di definizione della nuova Strategia Forestale Nazionale rappresentano infatti novità importanti da cui è necessario partire per promuovere un aggiornamento dei modelli di gestione forestale regionali.
“Per la Regione Toscana il decreto legislativo 34 del 2018 è fondamentale, soprattutto per un territorio come il nostro dove c’è molta forestazione – commenta l’assessore regionale Remaschi -. Da oltre due anni buona parte di questo decreto non è attuato perché mancano da approvare, al Ministero dell’Ambiente, i decreti attuativi, che dovranno dare il via ai contenuti della legge. Per noi è importante che questa legge non venga modificata e ci impegneremo affinché questo non accada, non solo a livello regionale, ma anche sui tavoli nazionali. Come Regione Toscana abbiamo investito tanto sulla forestazione: circa il 16 per cento della dotazione finanziaria del piano di sviluppo rurale l’abbiamo dedicato a questo tema, per un totale di 145milioni di euro. Abbiamo ancora un bando aperto, che riguarda la misura per la resilienza, che ci permetterà di liberare altri 4 milioni di euro. L’obiettivo è consentire a chi lavora in questo ambito di strutturare una progettualità di medio-lungo periodo e di liberare nuovi investimenti. Dalla gestione del nostro patrimonio forestale passano molte opportunità per il rilancio di questo settore. Il decreto legge semplificazioni ci può dare una mano, perché prevede risorse consistenti per la realizzazione di un piano straordinario di manutenzione forestale, con un occhio di riguardo per le aree montane. Si incentivano interventi selvicolturali, si incentiva la cura del patrimonio verde, si incentivano le manutenzioni: tutto questo avrà una ricaduta anche sul piano occupazionale, con la creazione di imprese forestali, il sostegno alle realtà già esistenti per incentivare i lavori per l’aspetto della multifunzionalità. Questa è la Toscana che dà e vuole dare risposte, questa è la Toscana che si pone in ascolto al territorio, ai cittadini, alle imprese e fornisce soluzioni. Saremo più forti se saremo credibili, perché le cose le facciamo convintamente”.
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