VALLE DEL SERCHIO – Martina Rosati pittrice originaria di Fornoli ama viaggiare, e lo ama fare anche stando ferma. Già collaboratrice dell’artista lucchese Andrea Salvetti e reduce dalla recente esposizione all’Atelier Ricci svoltasi con l’importante contributo dell’associazione Alice Benvenuti ONLUS, negli scorsi mesi, in cui gran parte delle persone si sono ritrovate chiuse nelle loro case, lei ha viaggiato forse ancora più di prima. A dimostrazione che non ci sono barriere o muri che possano contenere le idee e la creatività.
“Al mattino mi svegliavo presto” spiega Martina “la mente realizzava veloce che ero in quarantena, dovevo rimanere a casa. Mi alzavo, bevevo un caffè. Spesso decidevo di sedermi per disegnare quelle immagini che avevo intravisto la sera prima, poco prima di addormentarmi. E così un giorno dopo l’altro… dormire, sognare, disegnare, sognare, dormire”.
Lo sguardo di Martina dall’interno della sua abitazione si è sempre rivolto all’esterno abbracciando tutte le particolarità umane fatte talvolta di pregi e talvolta di difetti.
“La scelta del rifugio Enrico Rossi come sede della mostra è significativa” afferma Martina, che prosegue “La montagna è come una galleria d’arte naturale da trattare con rispetto e queste opere sono un dono da consegnare nelle sue mani, dopo mesi passati ad osservarla. Il tutto per ricordarci, se lo avessimo dimenticato, che lei è sempre stata lì. Noi siamo di passaggio e la interpretiamo a seconda delle nostre visioni. Viva la montagna. Viva chi la rispetta e chi la frequenta con-tatto”.
La mostra di Martina viene inaugurata al rifugio Rossi in Pania sabato 1° agosto.
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