80 anni dell’Arandora Star: tanta commozione alle cerimonie di Barga

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Ieri, 2 luglio 2020, ricorreva l’anniversario dell’affondamento della Arandora Star, la nave da crociera britannica che 80 anni fa fu silurata da un sommergibile tedesco mentre era in viaggio da Liverpool verso il Canada, carica di internati civili italiani tra i 17 e i 65 anni. L’imbarcazione portò con sé negli abissi 800 vittime, tra cui si contarono anche 22 persone originarie di Barga o legate alla cittadina per vincoli familiari.

L’anniversario è stato, come ogni anno, commemorato a Barga: negli 80 anni un bel programma di celebrazioni è stato promosso dall’Amministrazione comunale in sinergia con la Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana, le associazioni locali (Pro Loco, Istituto Storico Lucchese, Unitre, Cento Lumi) e l’editore Tralerighe.

Nel pomeriggio del 2 luglio, dopo la celebrazione della S. Messa al Sacro Cuore, presieduta da mons. Stefano Serafini, è stata la volta della tradizionale deposizione della corona di alloro alla targa in memoria delle vittime, sulle terrazze delle Stanze della Memoria, accompagnata dai sempre presenti Gruppi dei Marinai e degli Alpini.

A seguire, nella piazzetta S. Felice (dove era stata allestita una mostra realizzata da Robert Rossi sulle vittime barghigiane dell’affondamento) si sono tenuti due momenti di approfondimento storico. Nel pomeriggio Alison Brewster ha illustrato la sua tesi di laurea dedicata alla complessa e a tratti misteriosa storia dell’Arandora Star, coadiuvata dallo storico Andrea Giannasi che ha trattato la sorte dei civili internati.

Una buona partecipazione di pubblico ha poi accolto, in serata, la proiezione del documentario “Arandora Star: una tragedia dimenticata”, prodotto da Fondazione Cresci e Noi Tv ed egregiamente introdotto dal direttore della Fondazione Cresci Pietro Luigi Biagioni, che ha sottolineato il dramma umano degli italiani che da cittadini si trovarono nel giro di pochi giorni ad essere considerati nemici e strappati via dalla patria che li aveva accolti.

E’ stata l’occasione, ha sottolineato il sindaco Campani, non solo per ricordare questo tragico evento ma anche per stringere e rinnovare i legami con le altre cittadine italiane che hanno tributato il sacrificio dei propri figli in questo tragico episodio.

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