FORNACI DI BARGA – Il segretario della Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi, preoccupato per la crisi del settore e gli effetti sullo stabilimento di Fornaci di Barga: “Aumentano i giorni di cassa integrazione. Servono subito nuovi accordi anche con i Comuni per la manutenzione e la gestione del verde”.
Ecco nel dettaglio la nota di Saisi: “La Uilm area nord Toscana esprime grande preoccupazione per la situazione di Kme Italy ed EM Moulds per il drastico calo di ordini attuale e quello previsto per i prossimi mesi. Eppure la ripartenza era avvenuta con un i giusti carichi di lavoro e, soprattutto, in sicurezza per evitare possibili contagi da coronavirus tra i lavoratori, con un protocollo di sicurezza condiviso e concordato con la Rsu di stabilimento. Oggi, invece, si sta registrando una flessione importante del mercato, forse in parte dovuta alla crisi derivata dall’emergenza per la pandemia. Fatto sta che gli ordini non stanno entrando e purtroppo a pagarne ancora una volta le conseguenze sono i lavoratori con l’aumento dell’utilizzo di giorni di cassa integrazione. Da non dimenticare che ancora oggi ci sono oltre trenta lavoratori al massimo degli ammortizzatori sociali e che in questa fase di emergenza l’accordo con i Comuni della Valle del Serchio e della Garfagnana per le manutenzioni e gestione del verde è stato sospeso per motivi dovuti al rischio contagio da coronavirus. Si tratta di un accordo che garantisce a questi lavoratori 8 giorni di attività lavorativa. In questa fase a preoccupare maggiormente è EM Moulds, reparto dove si producono lingottiere per gli altiforni delle acciaierie e che sta accusando le maggiori difficolta dovute alla forte crisi dell’acciaio (-40% di produzione a livello nazionale) e del settore automobilistico (-97% di vendite in Italia nel mese di maggio). Ben vengano i nuovi progetti e le strategie di marketing con il Cnr di Pisa per quanto riguarda il rame, riconosciuto come prodotto antibatterico per eccellenza, anche se ci preme sottolineare che tutti i prodotti pensati per i settori di trasporti, commercio e sanità, sono derivati da tubo e non da un laminato e in previsione di una futura produzione industriale a trarne beneficio sarebbe lo stabilimento di Serravalle Scrivia. E’ chiaro che ci fa piacere, considerata la crisi che sta colpendo anche quel sito, ma auspichiamo che ci sia la possibilità di studiare prodotti da immettere sul mercato che derivino da laminati piani prodotti nello stabilimento di Fornaci di Barga. Ma è il presente a preoccuparci: auspichiamo che il calo sia passeggero e che presto si possa tornare ad una situazione pre Covid. Il 2020 sembrava fosse iniziato sotto buoni auspici. Chiediamo inoltre all’azienda di concordare e stipulare con i Comuni della zona il protocollo di sicurezza ( a cui come organizzazioni sidnacali diamo la nostra disponibilità a renderci partecipi e a condividerne la stesura) che permetta a chi oggi è il più colpito da questa situazione di poter tornare a lavorare per i giorni previsti dagli accordi sindacali vigenti.”
Tag: kme, uilm, giacomo saisi, crollo ordini
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