Ciao, Marco

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CASTELVECCHIO E BARGA – “Alla fine hai dovuto arrenderti anche tu, dopo aver lottato come un leone per non lasciarci. Ai nostri bambini racconterò del coraggio e della dignità con cui hai affrontato questa lunga malattia, del tuo entusiasmo e della tua voglia di vivere, che faceva dimenticare a chi ti circondava che tu fossi malato. Racconterò loro di quanto li amavi e che erano sempre il tuo primo pensiero. Ricorderò loro che persona speciale eri, solare ed ottimista, che sapeva farsi voler bene ovunque andasse, sono sicura che il tuo ricordo farà nascere un sorriso in ogni persona che ti ha conosciuto. In me lasci un vuoto incolmabile”

Parole di amore, di enorme tristezza e dolore, parole di ricordo quelle di Elena, la moglie di Marco Iacopini, 42 anni, portato via ieri da una leucemia che non gli ha lasciato scampo. Da anni lottava contro la malattia.

Marco abitava a Castelvecchio Pascoli e era un tecnico alla Kedrion di Bolognana. Le sue passioni? la famiglia e poi la sua moto…

Lottava… la parola giusta per definirlo: un vero eroe moderno, lui, che ha affrontato la sua guerra personale contro la morte che ha afflitto troppo spesso la sua famiglia in questi ultimi anni, a testa alta. Lo ha fatto con positività, infondendo ottimismo alla sua famiglia, dedicandosi ai suoi figli, facendo loro tutto il bene possibile mentre affrontava gli scogli via, via insormontabili della sua malattia. Sempre con il sorriso sulle labbra, sempre con la giusta ironia ed il più possibile  buon umore che sono serviti anche a rincuorare chi gli stava accanto.

Ha lasciato la sua Elena, ha lasciato i bimbi Andrea e Camilla, ha lasciato mamma Daniela e babbo Andrea che gli sono stati costantemente vicini e per lui hanno fatto tutto il possibile. Per cercare di salvare questa giovane vita è stato tentato davvero tutto. Il trapianto, tutte le cure, le chemio, il lungo cammino in mezzo a dolore e sofferenza c’è stato tutto, ma fino alla fine tutti ci hanno provato a sconfiggere questa malattia. Questo destino crudele.

Lui ora è partito per il suo ultimo viaggio in moto, Restano però tanti che hanno in loro il sangue ed il ricordo e l’affetto profondo di Marco. Restano i suoi bimbi, la moglie ed i suoi genitori, che non lo dimenticheranno mai.

Io personalmente conoscevo poco Marco. L’ultima volta che ho incrociato il suo sguardo è stato qualche anno fa oramai, quando venne al funerale della mia mamma. Nei suoi occhi le lacrime raccontavano del dolore profondo per la scomparsa di mia mamma a cui voleva bene perché aveva visto spesso insieme alla nonna. Mi colpì quel dolore e mi mostrò l’anima sensibile di Marco… Uno dei suoi valori indubbiamente…

Ora anche lui non c’è più. Di sicuro ora è lassù, da qualche parte; ha messo sul cavalletto la sua moto ed ha abbracciato la nonna Lorenzina, che avrà preparato il suo caffè e lo zio Daniele che non molto tempo fa lo ha preceduto.  Non sarà mai solo e lui non lascerà mai soli i suoi cari…

Che ti sia lieve questo nuovo viaggio, Marco.

 

Alla tua famiglia, sono vicino personalmente e con tutta la redazione nell’esprimere le più affettuose condoglianze.

(I funerali di Marco si terranno domani, 24 giugno, alle 16 presso la chiesa del Sacro Cuore a Barga)

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