VAGLI SOTTO – Un’operazione che ha visto un importante dispiegamento di carabinieri, polizia e guardia di finanza e che ha portato al sequestro di un’ingente quantitativo di documenti e hard disk da analizzare.
https://youtu.be/asmLFtWpwVQ
Le immagini girate dalle forze dell’ordine testimoniano la complessità dell’inchiesta avviata dalla Procura di Lucca sui lavori pubblici a Vagli, diventata di dominio pubblico con il blitz di martedì scorso. Perquisizioni e sequestri hanno interessato non solo gli uffici comunali ma anche le sedi di diverse imprese di costruzione, il Parco delle Apuane e diverse abitazioni private.
Già, perché ad essere indagati sono anche alcuni familiari di amministratori, tra cui la moglie e la figlia del vicesindaco Mario Puglia. Gli inquirenti ipotizzano un loro ruolo in alcune compravendite immobiliari tra l’ex primo cittadino e alcuni imprenditori del marmo.
Sarebbe un nuovo tassello di quello che è stato definito come il “Sistema Vagli”, che si basava principalmente, secondo le ipotesi dell’accusa, sulla certificazione di emergenze ambientali false o sovrastimate per poter assegnare i lavori di somma urgenza ad imprenditori già individuati.
Il principale indagato, l’attuale vicesindaco Mario Puglia, ai nostri microfoni si è detto sicuro del giusto operato dell’amministrazione comunale ed ha espresso la sua piena fiducia nella magistratura.
Ma ora, con questa situazione, sarebbe a rischio anche la svuotamento del lago di Vagli, ipotizzato per la prossima estate. Sarebbe un duro colpo per tutta l’economia della Garfagnana.
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