FIRENZE – “Io resto della mia opinione: occorre riaprire tutto con gradualità”. Tutti i partiti non sono d’accordo e in aula hanno chiesto il via libera alle aperture di tutte le attività, ma il governatore della Toscana Enrico Rossi, a due giorni dalla data di apertura consentita dal governo continua a frenare”
Ormai sembra certo che la Toscana non riaprirà tutto lunedi. Ancora trenta casi, non mi fido, ha detto il governatore. Un cambio di passo visto che proprio Rossi, due settimane fa, all’inizio della fase due, aveva invece accelerato i tempi anticipando le libertà concesse dal governo per decreto al week-end precedente il 4 maggio. Oggi invece la strada indicata è quella dell’apertura scaglionata. Saranno i negozi ad aprire per primi, il 18 maggio. Sulle altre attività non ci sono ancora date certe. Ma la situazione può sempre cambiare in queste ore. Governo e Regioni nel pomeriggio in Consiglio dei Ministri hanno messo a punto il testo del prossimo decreto legge quadro per il 18 maggio e del relativo DPCM, la cui emanazione è prevista tra sabato e domenica. Innanzitutto ci si potrà muovere liberamente nella propria regione di residenza, senza alcun limite. Resta tuttavia il divieto di spostamento da una regione all’altra. Su questo fronte, qualcosa cambierà solo a partire dal 3 giugno, ma con delle limitazioni e in base all’andamento dell’epidemia. Dal confronto è emerso che sono troppo stringenti le linee guida stilate da Inail e Iss per le riaperture in sicurezza. Davanti alle perplessità manifestate dai governatori, l’esecutivo avrebbe manifestato volontà di ascolto. Nel frattempo i governatori delle Regioni hanno deciso di formare un tavolo tecnico, una sorta di comitato ristretto, per cercare di arrivare ad un protocollo unitario, con linee comuni da sottoporre al premier Conte riguardo le misure con le quali le attività da settimana prossima alzeranno la saracinesca. Quando di preciso, come detto, ancora non si sa. E lo ribadisce Rossi, ancora nel suo ultimo post su facebook: Cresce la sindrome del tutto e subito – scrive – E’ comprensibile ma è periocoloso perché può provocare molti danno, non solo alla salute, ma anche all’economica. Riaprire tutto e poi dover tornare indietro non aiuterebbe nesusno. in ogni caso – conlude – prima di decidere per la Toscana occorre attendere le decisioni del governo nazionale”.
Tag: NoiTV
Lascia un commento