Coronavirus, dal 4 maggio comincia la fase 2 dell’emergenza, ecco alcune misure

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Con trenta minuti di conferenza stampa il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato i primi passaggi della fase 2 dell’emergenza: Il cammino che abbiamo davanti è purtroppo ancora lungo  e le prime tappe saranno il 4 maggio, il 18 maggio e poi  il 1° di giugno almeno per alcune ripartenze.

Il tutto però sarà costantemente condizionato dalla curva del contagio epidemiologico che, se aumenterà oltre certi parametri, farà partire nuove misure di contenimento.

Il Presidente Conte si è soffermato sul massimo rispetto delle misure di distanza e di distanziamento sociale, almeno un metro tra di noi, ed anche sull’uso delle mascherine. Il distanziamento sociale sarà nel prossimo mese la principale misura per impedire che la curva di contagio torni a crescere e quindi l’appello è alla massima responsabilità da parte di tutti.

Come governo, ha detto,  dovremo vigilare perché la curva non risalga e dovremo essere pronti a intervenire in modo tempestivo laddove l’andamento della curva epidemiologica diventasse critico.

Ciascuno di noi, ha aggiunto,  nelle prossime settimane deve gettare le base della ripartenza del paese.

Il piano parte dal 4 maggio. Tra le prime misure l’azione del governo per stabilire un prezzo calmierato delle mascherine in modo che tutti possano dotarsi di tale strumento. Verrà eliminata sulle mascherine anche l’iva in modo da avere un prezzo base per le mascherine chirurgiche di 0,50 euro.

Prima di annunciare le misure  ha anche ribadito, il presidente Conte, l’impegno del governo per le prossime misure economiche a sostegno delle imprese, dei lavoratori autonomi e di particolari settori come il turismo, che è un settore che non riuscirà a recuperare i danni a breve ed ha quindi bisogno di aiuto robusto dal Governo.

Ecco alcune misure del nuovo DPCM .

Per le due settimane successive fino al 18 maggio avremo una conferma generalizzata sulle misure di distanziamento e sugli spostamenti. Ci si potrà quindi spostare per le solite comprovate esigenze lavorative, necessità e salute, ma verrà aggiunta la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti. Questo non vuol dire che potranno essere organizzati, pranzi, banchetti, o altre attività conviviali. Le visite dovranno essere mirate, con l’utilizzo dei DPI e con il rispetto delle misure di sicurezza.

E’ fatto divieto di spostarsi in regione diversa da quella in cui ci troviamo. Tra regioni è consentito lo spostamento solo per esigenze lavorative o assoluta esigenza.

E’ stata introdotta una regola più stringente per chi ha febbre sopra i 37,5 gradi. In questo caso i soggetti dovranno obbligatoriamente rimanere presso il proprio domicilio ed avvertire il medico.

Sono confermati i divieti di assembramenti in luoghi pubblici e privati.

E’ consentito l’accesso ai giardini e parchi pubblico, ma con il rigoroso rispetto delle distanze e con entrate contingentante;  se non possibile i sindaci potranno chiudere aree pubbliche e parchi.

Attività motoria: ci si potrà allontanare dalla propria casa, ma con distanze di sicurezza rispettate.

Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti (non le squadre). Saranno sempre consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Per le discipline collettive (squadre)  invece i primi allenamenti si possono fare senza assembramento dal 18 maggio e con il rispetto dei distanziamenti

Cerimonie funebri: saranno consentite con esclusiva partecipazione di un massimo di quindici congiunti e possibilmente celebrando all’aperto, con le mascherine protettive e rispettando distanziamento sociale.

Dal 4 maggio una maggior attività a bar e ristoranti con asporto (già possibile in Toscana). Bisognerà rispettare le distanze; si entra uno alla volta e il cibo si consumerà a casa, o in ufficio.

Attività produttive: dal 4 maggio riapre tutta la manifattura, il settore delle ricostruzioni ed il commercio all’ingrosso funzionale a manifattura e costruzioni.

Tra le cose anticipate, quella che il Governo dal  18 maggio ha in programma una riapertura anche del commercio al dettaglio; di riaprire musei, mostre e biblioteche

Come ha detto Conte: “Dal 1° giugno cui vorremmo riaprire i bar, ristoranti, parrucchieri,centri estetici, centri massaggi, ecc.  Un programma a tappe quindi. Faremo il possibile per intervenire anche su altre attività, come per gli stabilenti balneari per consentire una programmazione strutturata e più cauta della stagione balneare”.

Conte ha anche detto: “Vogliamo tenere la situazione sotto controllo, per cui  le Regioni dovranno costantemente fornire la curva epidemiologica e le situazioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale.  Si potrà così elaborare le situazioni critiche. A tre giorni dall’adozione di questo decreto il ministro della salute indicherà delle soglie sentinella dei parametri; così di avere la possibilità di intervenire e chiudere tempestivamente il rubinetto. Non possiamo far sì che ci sfugga di mano la curva del contagio”.

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