LUCCA – La cosiddetta Fase 2 dell’emergenza innescata dal Covid 19; la necessità della ripresa economica e produttiva del territorio; il ruolo degli enti locali in questa prospettiva; la programmazione dei fondi europei e dei relativi bandi dei prossimi anni; l’illustrazione del bilancio preventivo della Provincia di Lucca del 2020 che sarà sottoposto al voto del Consiglio provinciale nel mese di maggio; il ruolo strategico dell’ente di Palazzo Ducale come ente coordinatore dei Comuni per supportare la ripresa economico-produttiva dei territori.
Sono questi i temi principali affrontati oggi, giovedì 30 aprile, nel corso della prima Assemblea dei sindaci dopo la rielezione di Luca Menesini a Presidente della Provincia nello scorso dicembre. Un’Assemblea tenutasi in videconferenza guidata appunto da Menesini che, affrontato la questione pandemia, ha sottolineato la centralità dei sindaci e dei territorio non solo nella fase 2 ma anche in quelle successive. “Pur facendo riferimento ai decreti del Governo e alle norme della Regione Toscana – ha detto Menesini – andremo gradualmente verso una gestione dell’emergenza che potrà essere diversa da regione a regione, da territorio a territorio, perché la situazione generale sta migliorando ma non può essere esclusa una ripresa della curva dei contagi che, nel caso, andrà gestita territorialmente e tempestivamente. Nelle prossime settimane ci dovranno essere controlli diffusi: più persuasivi che repressivi ma resta il fatto che dobbiamo lavorare tutti, istituzioni ed enti locali, per favorire una ripresa delle attività produttive in completa sicurezza”.
Menesini, rivolgendosi ai sindaci, ha fatto riferimento alla necessità del tavolo di confronto proposto nei giorni scorsi insieme con il presidente Bartoli della Camera di Commercio di Lucca con le categorie economiche per definire un piano di rilancio strategico e tempestivo sia sul breve che sul medio-lungo periodo. E contestualmente ha detto ai sindaci che l’Unione delle Province italiane (UPI) ed ANCI hanno chiesto al Governo di compensare le minor entrate tributarie di Comuni e Province per evitare che manchino risorse fondamentali per i bilanci delle amministrazioni che poi si traducono in servizi per i cittadini. “Ma per ripartire – ha aggiunto Menesini – servirà uno sforzo del Governo anche per attuare un Piano straordinario degli investimenti e una semplificazione del Codice degli appalti, soprattuto per le Province e i Comuni più grandi che gestiscono i cantieri più significativi”.
Tutti i sindaci intervenuti in videoconferenza hanno sottolineato la necessità di un impegno deciso e generalizzato degli enti locali per far ripartire l’attività produttiva, favorendo la reale semplificazione amministrativa anche a fronte, però, di un ripensamento dell’idea di sviluppo locale meno improntato alla globalizzazione e più incentrato sulle produzioni locali.
Il Segretario Generale della Provincia Roberto Gerardi e il responsabile finanziario Paolo Pantanella hanno poi illustrato gli obiettivi del Bilancio preventivo 2020 dell’ente provinciale che è collegato anche alla riorganizzazione funzionale dell’ente, partita a dicembre scorso con l’approvazione del Piano di riassetto organizzativo.
La rifunzionalizzazione dei servizi punta a dare maggiore efficienza al lavoro svolto dagli uffici, rafforzando il ruolo della Provincia soprattutto nelle funzioni fondamentali assegnate (viabilità ed edilizia scolastica in primis) ma anche fare chiarezza in ordine alle materie sia oggetto di delega (TPL) sia alla provincia delegate (controlli su caccia e pesca) nonché alle competenze riassegnate (ambiente) e alle modalità del loro svolgimento in un aperto confronto con la Regione Toscana. Così com’è confermata il sostegno della Provincia ai Comuni in merito ad alcuni servizi: si va dalla Stazione Unica Appaltante alla possibilità di organizzare concorsi, procedure selettive, formazione del personale; dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare alla digitalizzazione dei processi e dei servizi; dalla comunicazione alla progettazione di opere pubbliche. Ma anche per l’accesso e la gestione dei fondi e contributi regionali, statali, europei, privati, nonché al coordinamento delle azioni sul diritto allo studio.
Il dottor Gerardi ha confermato le prossime assunzioni in Provincia attraverso procedure concorsuali (alcune già avviate ad inizio anno, poi bloccate per l’emergenza Covid 19): 28 unità previste per il 2020 e 17 nel 2021. Nuovo personale che si aggiungerà agli attuali 190 dipendenti per contribuire al rilancio dell’ente di Palazzo Ducale che, come ha ricordato il presidente Menesini, ha in cantiere un Piano di investimenti pubblici importante: 214 milioni di euro complessivi. Di questi 76 milioni di opere pubbliche nel 2020; 109 messi in calendario per il 2021 e 29 milioni nel 2022.
Sempre in tema di risorse economiche è stato fatto il punto anche sulla prossima programmazione dei fondi dell’Unione Europea anche in relazione al quadro strategico approvato a febbraio dalla Regione Toscana che è l’ente capofila in questo ambito. Per i fondi gestiti direttamente dalla Regione è probabile uno slittamento di un anno per la conclusione delle progettualità Por-Creo e Fse per consentire l’esaurimento di tutte le risorse, mentre è in corso di organizzazione una task force regionale per la riprogrammazione della nuova fase dei bandi UE del periodo 2021-2027.
Infine è stata aperta una “finestra” anche sul Trasporto pubblico locale. Il consigliere provinciale con delega al TPL Andrea Bonfanti, infatti, ha annunciato un incontro il 7 maggio con l’assessore regionale Ceccarelli per affrontare non solo la delicata fase di ripartenza dei trasporti in un periodo dove sarà previsto il distanziamento fisico degli utenti, ma anche l’avvio della nuova gestione dell’intero servizio in Toscana che scatterà il 1° luglio.
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