FORNACI DI BARGA – Sono rimasti in pochi, perché molti volontari, soprattutto le persone con una certa età sulle spalle e qualche patologia di troppo che si porta addosso, hanno deciso, giustamente, di rimanere a casa. La battaglia contro il coronavirus si combatte anche così; non esponendo le persone al rischio al contagio.
Ci sono i nove dipendenti ed i ragazzi del servizio civile che hanno scelto di rimanere al lavoro e di fare la loro parte; anche in questo caso pure la loro piccola squadra si è ridotta però di due unità che hanno scelto di lavorare al fronte in modo diverso, visto che avevano le qualifiche per essere chiamati dall’azienda sanitaria nei ranghi delle assunzioni straordinarie per l’emergenza (uno OSS ed uno infermiere).
Questa la non troppo grande formazione della Misericordia del Barghigiano di Barga, realtà direttamente sul campo sia come Punto PET del 118 a Fornaci di Barga, servendo tutto il comune ed una bella fetta di Media Valle, che svolgendo analogo servizio anche preso il punto PET di Piano di Gioviano.
“Quanto siamo stanchi? Da 1 a 10 direi 12… – così esordisce la governatrice della Misericordia Maria Carla Andreozzi, ex vice sindaco ai tempi di Umberto Sereni a Barga e da anni vero motore pulsante del sodalizio barghigiano – Adesso ci sono nove dipendenti, due stagisti ed otto volontari. Il nostro piccolo gruppo, individualmente, è impegnato per diverse ore al giorno. Ma non ci tiriamo certo indietro; teniamo duro ed andiamo avanti confortati dal fatto che stiamo facendo del bene e che la gente ci sta vicino”.
A Fornaci il punto PET è attivo 24 ore su 24; a Piano di Gioviano la Misericordia del Barghigiano partecipa alla turnazione con altre associazioni, coprendo due turni. Con il 118 quindi si svolgono tutti gli interventi di soccorso e poi c’è il servizio Covid-19; la Misericordia del Barghigiano mettendo a disposizione a turno con le altre misericordie un’ambulanza e gli uomini per il trasferimento o il ricovero o le dimissioni di pazienti sospetti con sintomi o già dichiarati. Per il Centro Operativo Comunale di Pian di Gioviano la Misericordia del Barghigiano svolge anche il servizio di assistenza domiciliare per la consegna a domicilio di alimenti e medicinali agli ultrasessantacinquenni che per patologie varie o per vari motivi tra cui l’autotutela sono rinchiusi in casa e non hanno familiari o vicini che li possono aiutare.
Tra i vari progetti realizzati in queste settimane l’acquisito di un sanificatore per disinfettare mezzi ed attrezzature alla fine dei servizi per garantire più sicurezza a pazienti ed operatori.
“Persone che hanno fragilità o comunque bambini piccoli o uffici che hanno continuato a lavorare – ci dice Andreozzi – ci hanno chiesto di sanificare anche i loro ambienti e facciamo anche questo. E’ un altro modo per aiutare gli altri”.
A proposito di sicurezza, va detto che qui, in quanto a dispositivi di protezione, grazie soprattutto alla generosità di aziende e cittadinanza, i volontari ed i dipendenti hanno buone dotazioni:
“Adesso va un po’ meglio, ma all’inizio dalle strutture della ASL è arrivato molto, molto poco… Quindi c’eravamo organizzati: fin dall’inizio abbiamo cercato di avere in proprio i presidi necessari, mascherine, tute, camici, occhiali, tutto quello che serve alla protezione soprattutto per il trasporto e la gestione dei pazienti covid-19 o di quelli sospetti. In questo momento siamo molto protetti grazie anche ad una raccolta di fondi che ha portato ad oggi intorno ai 6 mila euro che sono stati anche questi usati in parte per acquistare questi presidi, che hanno dei prezzi esorbitanti – spiega la governatrice – Bisogna quindi ringraziare i tanti che hanno contribuito a questa gara di solidarietà che non è stata però l’unica.
Ci ha commosso molto l’aiuto che ci è arrivato da singoli cittadini ed aziende; ci sono state altre donazioni e chi aveva delle mascherine ce le ha fatte avere: spesso il singolo cittadino che è arrivato con 4-5 mascherine che aveva comperato per sé stesso; con quantitativi maggiori, lo hanno fatto tante aziende privandosi di quello che avevano preso per loro. Anche grazie a tutti loro noi non siamo mai rimasti senza.
Tutto questo ci ha commosso perché abbiamo capito che comunque la popolazione non solo ha stima del nostro lavoro ma ci vuole bene; ha cercato in tutti i modi di esserci vicini e di sostenerci. Questo è stato molto bello, dopo la solidarietà già dimostrata per Francesco (Francesco Tontini, il giovane volontario deceduto in ottobre nell’incidente stradale di Fornaci ndr); questo è stato un grande segno di stima ed è per noi una grandissima iniezione di energia per poter andare avanti-. A tutti giunga il nostro caloroso grazie. Che Dio ve ne renda merito”.
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