L’Isi di Barga al tempo del coronavirus: la didattica a distanza

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BARGA – In questo momento, così  difficile per tutta la nostra comunità, in cui improvvisamente molte certezze sono crollate e ci siamo trovati catapultati in una realtà mai esperita da tutti noi, è importante che la scuola si attivi per rimanere vicina a tutta la comunità educante, in primis agli studenti con le loro famiglie e a tutto il personale .

 

Dal momento della chiusura , Dirigente, professoresse e professori, tecnici e personale amministrativo hanno cercato di perfezionare i collegamenti virtuali, già peraltro attivati dal mese di dicembre con la piattaforma Gsuite; questo ha permesso una assai celere attivazione delle lezioni on line e consente quotidianamente di accompagnare i ragazzi nel proseguo dei programmi di studio. I docenti si stanno organizzando con le rispettive classi integrando anche altre modalità di connettività. Contemporaneamente, per affinare le competenze e per ottimizzare l’uso della didattica a distanza, sono stati organizzati percorsi di formazione in e learning per il personale coinvolto.

In queste nuove modalità si realizzano lezioni on line, approfondimenti, videoconferenze, si creano classi virtuali dove è possibile interagire e condividere documenti. Lo staff di presidenza settimanalmente si riunisce per monitorare le attività e fare il punto della situazione.

La scuola è aperta e riesce a garantire i servizi minimi essenziali, grazie al lavoro del personale in servizio ridotto e i tecnici informatici sono a disposizione  per  consulenza su  eventuali difficoltà di realizzazione della didattica a distanza.Parte del personale amministrativo lavora in smartworking.

Questa esperienza ci lascerà molte riflessioni e insegnamenti.

Dobbiamo tutti imparare a cogliere la presenza dei nostri studenti attraverso lo schermo; questa abilità si affina giorno dopo giorno così come l’efficacia della didattica a distanza. Per ora è la modalità esclusiva di contatto con gli studenti poi diventerà, in tempi di normalità, una integrazione e una preparazione al mondo del lavoro. Nel frattempo garantisce la continuazione del percorso di studi e l’accompagnamento verso la conclusione dell’anno. Attenderemo poi le decisioni ministeriali in merito.

Prendiamola così: nel gergo tecnico si chiama “compito di realtà” e noi proviamo a farla nel miglior modo possibile risolvendo ogni giorno le difficoltà che si possono presentare. I ragazzi collaborano e lavorano, anche per loro l’impegno scolastico è un modo per salvare una “normalità” che al momento sembra ancora lontana.

 

La dirigente scolastica

Iolanda Bocci

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