Ha parlato pochi minuti fa il presidente del consiglio Conte a reti unificate. E come ci si aspettava c’è stato un ulteriore inasprimento dell’enorme da rispettare e la chiusura di tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, a cominciare dai bar e dai ristoranti che potranno continuare però a fare servizio di vendita a domicilio.
Per il resto chiudono anche parrucchieri, estetisti, tutti i negozi che non siano necessari per garantire il sostentamento. Restano aperti quindi i negozi di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie. Rimangono aperte anche le edicole, gli stampatori ed i tabaccai,i meccanici, le pompe di benzina, gli idraulici e le attività che insomma elargiscono beni essenziali
L’Italia commerciale si ferma per cercare, con grande spirito di responsabilità da parte di tutti, di fermare l’avanzare del covid-19.
“So che state cambiando le abitudini di vita e non è facile. Ma le rinunce stanno offrendo grande contributo al paese- ha detto il presidente del Consiglio – L’Italia sta dando prova di essere una grande comunità.
Stiamo dando prova di grande resistenza.Siamo il paese che per primo in Europa è stato più duramente colpito, ma stiamo reagendo con più forza.
Questa sfida riguarda la salute dei cittadini. Riguarda anche la tenuta del nostro tessuto produttivo. Nelle scelte fin qui assunte abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi, di tutte le poste in gioco. Ma al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani.
La stragrande maggioranza degli italiani ha risposto in modo straordinario all’invito di stare a casa. Era un primo passo. Ora dobbiamo compiere un passo in più. Quello più importante.
Disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio.”
Rimarranno aperti ovviamente i negozi di alimentari e le farmacie, lo ripetiamo, e quindi il presidente Conte ha invitato a non fare nessuna corsa per acquistare cibo nei supermercati, perché non è necessario.
Per quanto riguarda invece le attività produttive va stimolata il più possibile l’attività agile, ha detto. Industrie e fabbriche possono continuare a svolgere la propria attività, ma con precisi controlli di sicurezza, con misure adeguate. E con chiusura dei reparti non indispensabili.
Sono garantiti i servizi di pubblica utilità, come quelli postali, finanziari (le banche), i trasporti pubblici. Saranno garantite le attività del settore agricolo e le varie filiere.
“La regola madre – ha concluso – rimane la stessa, dobbiamo limitare gli spostamenti ai soli casi di necessità. L’effetto del nostro sforzo lo potremo vedere tra un paio di settimane Ci vorrà quindi tempo, 14 giorni, e questo è importante. Se i numeri dei contagi dovessero continuare a crescere non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure.”
“Se saremo tutti a rispettare le regole ne usciremo più in fretta. Siamo parte di una medesima comunità ed ogni individuo sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Rimaniamo distanti oggi, per abbracciarci con più calore domani. Tutti insieme ce la faremo.”
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