PROVINCIA DI LUCCA – L’obiettivo, articolato ed ambizioso, è quello di costruire per ogni corso d’acqua del comprensorio una “carta d’identità”: uno strumento, cioè, che raccolga tutte le informazioni che riferiscono a quel canale, in modo di poter scegliere il tipo di manutenzione più efficace e puntuale possibile. Detto in due parole: poter effettuare una “manutenzione gentile” di fiumi e rii. Tutto ciò, in linea con la nuova sfida che gli Enti consortili hanno di fronte a loro: coniugare insieme la sicurezza idraulica e la valorizzazione dell’ambiente.
Per fare questo, il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord è partito con un gruppo operativo di lavoro: di cui fanno parte, oltre ad un team multidisciplinare di tecnici ed operatori consortili, anche un docente e un ricercatore del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze (DAGRI), un esperto del Centro italiano di riqualificazione fluviale (CIRF) e un tecnico biologo.
“Da tempo, il nostro Consorzio vive come una priorità l’impegno di coniugare, al massimo possibile, la sicurezza idraulica con la valorizzazione dell’ambiente – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Questa nostra sensibilità è oggi quindi in piena sintonia con la delibera della Regione Toscana, la 1315 del 2019, con cui si stabiliscono proprio le linee guida per coniugare gli interventi contro il rischio idrogeologico assieme allo sforzo per la salvaguardia ambientale del nostro territorio. Partiamo intanto con una serie di fiumi e corsi d’acqua sperimentali, rappresentativi di tutte le aree del territorio: Serchio, Magra, Versilia, Camaiore, Frigido, Ozzeri, più altri rii della Versilia che in passato erano già stati oggetto di studi da parte dell’Università. Per quest’anno, lavoreremo su questi: coinvolgendo il gruppo di lavoro, e anche i tecnici e gli operai che quotidianamente operano lungo i rii. Progressivamente, interesseremo tutti i principali nostri corsi d’acqua. Raccoglieremo le informazioni disponibili: quelle tecniche e quelle ambientali; le georeferenzieremo sul nostro sistema informativo territoriale; proveremo a costruire quelle che mancano; e, tutte insieme, esse diventeranno la bussola da seguire, per un’attività di manutenzione che vogliamo sempre di più sia puntuale, attenta e calibrata alle specifiche caratteristiche di ogni tratto di fiume”.
Gli effetti della “manutenzione gentile” del Consorzio lungo i corsi d’acqua si vedranno già da questa primavera. “Presto partiranno i lavori annuale di manutenzione, previsti dal nostro piano – evidenzia Rodolfi – e con un mio atto d’indirizzo ho disposto che la sperimentazione sia avviata, con strumenti operativi precisi, su una prima serie di fiumi e canali”.
Durante l’emergenza sanitaria del Covid-19, le riunioni del gruppo operativo proseguiranno, tramite skype. Nel programma di lavoro, c’è anche la partecipazione a bandi di finanziamento, per coprire economicamente lo sviluppo di tale attività.
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