Rinnoviamo con forza e vigore e condividiamo l’invito alla popolazione a rispettare le disposizioni governative di rimanere
a casa, salvo emergenze vere e proprie (lavoro, spesa generi alimentari ecc)
Accettiamo, momentaneamente, anche se con mille remore e certamente non a cuor leggero, le disposizioni di legge più'
specifiche per il personale sanitario, come la sospensione della quarantena per coloro che sono stati a contatto con persone
positive e la sospensione dell’esecuzione del tampone per l’accertamento alla patologia infettiva da Corona Virus, anche se
siamo consapevoli che tali disposizioni porteranno inevitabilmente ad ammalarci, dato che siamo i più esposti alle persone
infette. Naturalmente, ancor più grave, temiamo che proprio gli operatori sanitari, infermieri, medici, ostetriche ed oss,
potranno essere i così detti “untori”, cioè coloro che potranno più facilmente trasmettere l’infezione a tutti con cui sono
stati in contatto , prima che tali operatori diventino positivi al tampone, che, purtroppo, verrà fatto loro solo nella fase di
sintomatologia eclatante e solamente allora sarà concesso loro di lasciare la sede di lavoro dopo aver probabilmente
contagiato tutti i pazienti, utenti con cui sono venuti a contatto, senza parlare dei loro familiari, anch’essi non immuni da
Corana Virus.
Nessuno si tira indietro, in questa emergenza sanitaria, accettando turni massacranti e situazioni imprevedibili ed in
continuo mutamento. Abbiamo accettato qualsiasi norma di legge e sacrificio che questa emergenza sanitaria e sociale
impongano, lavorando incessantemente per 10 12 ore al giorno.
Noi infermieri stiamo vivendo momenti lavorativi drammatici e alla politica e ai social fa comodo e piace l'appellativo di
“martiri e eroi”, ma le istituzioni, l’azienda non si possono lavare così la coscienza; devono fornirci di strutture, mezzi
adeguati e soprattutto ci devono tutelare, proteggere affinché il nostro operato possa continuare per tutta la durata di questa
emergenza in atto.
Noi siamo operatori sanitari, professionisti in Sanità' e non vittime da sacrificare e certamente, non siamo immuni dal covid
19, che sta avanzando inesorabilmente: i casi delle persone positive stanno aumentando, tanto da far prendere
provvedimenti urgenti Aziendali, come ampliare i posti letto nelle Terapie intensiva, nelle malattie infettive e disporre
riorganizzazioni urgenti anche a livello territoriale.
Dobbiamo e vogliamo lavorare con Dispositivi di Protezione Individuale (DPI: maschere, camici/tute, visiere occhialini
ecc) idonei al nostro operato, ruolo e etica professionale: “non nuocere a noi stessi per preservare la salute di tutti, di tutta la
collettività.
A proposito di DPI, sia essi di primo che secondo livello (il cui utilizzo è in base al rischio di contagio), devono essere
certificati ed appropriati per il tipo di intervento e non possono essere improvvisati o “fatti in casa” e soprattutto molti di
questi non possono essere riciclati, riutilizzati per più pazienti o giorni…
I DPI che in questo periodo sono il pane quotidiano di tutti gli operatori sanitari, arrivano centellinati giorno per giorno e
non sono sufficienti per tutte le procedure clinico-assistenziali svolte dai vari operatori che ne dovrebbero fare uso come
azioni preventive
In seguito a tale carenza abbiamo “urlato” sui social la necessità di tali strumenti, riscuotendo una risposta immediata di
sostegno da parte della collettività, istituzioni locali, associazioni, che ci ha permesso di sopravvivere fino ad oggi grazie
alle varie donazioni di mascherine, caschi protettivi ecc. che sono arrivate direttamente nei nostri reparti ospedalieri.
Da oggi, purtroppo, l’azienda ha iniziato a distribuire dei DPI che sono totalmente inappropriati, non garantiscono la tutela
dell’operatore sanitario, ne quella della persona che ha bisogno di assistenza e cura, tradendo integralmente la mission per
cui l'azienda li ha acquistati: la protezione finalizzata alla prevenzione della diffusione di questo nuovo Virus, Il corona
Virus 19.
Sotto la foto di alcuni tipi di mascherine che dovrebbero essere utilizzate al posto di quelle certificate e a norma, che
sembrano delle pezze, strisce di tessuto su cui applicare elastici..
Improponibili, sembra uno scherzo, anche se di cattivo gusto, una burla, ma in realtà non lo è.
Abbiamo inviato una diffida all’azienda all’utilizzo di tali DPI e richiesto il loro ritiro immediato con sostituzione di
mascherine a norma.
Ricordiamo che in campo sanitario il principio dell'appropriatezza è il punto cardine dell'agire e del pensare comune di tutti
gli attori del sistema.
NurSind
COORDINAMENTO AZIENDA
TOSCANA NORD OVEST
I DPI non sufficienti, inidonei, la superficialità; dei comportamenti dei vertici aziendali fino a quelli ministeriali rendono il
nostro lavoro ancora più difficile: con forza ribadiamo il concetto che la nostra non è una missione, ma una professione a
tutela della nostra salute e di quella di tutta la collettività.
Il messaggio è forte e chiaro; gli infermieri, tutti gli operatori sanitari devono lavorare in sicurezza e l’ azienda, il datore di
lavoro, deve mettere in atto tutte le strategie e fornire tutti gli strumenti a norma per garantire la sicurezza del lavoratore.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i colleghi ed operatori sanitari per la loro dedizione e professionalità, che ci
stanno dimostrando giorno per giorno, che senza il loro contributo, pur con disumano sacrificio, il sistema crollerebbe in
questo momento di emergenza.
Invitiamo la collettività a seguire le disposizioni in atto: di rimanere a casa, quando possibile.
Infine ringraziamo tutti coloro che ci stanno aiutando sia con parole di conforto ed incoraggiamento che coloro che
mediante le loro donazioni dirette, consegnate nei reparti, ci hanno permesso di farci vivere questi momenti di grande
difficoltà, meno disorientati e meno preoccupati.
Ringraziamo di cuore tutti e ricordiamo a coloro che stanno facendo raccolte per donarci mascherine FFP3 e Chirurgiche”,
di consegnarle direttamente nei vari settori assistenziali, evitando prolungamenti burocratici aziendali …
Ricordiamo che questo comunicato non vuole creare allarmismo nella popolazione è solamente una richiesta di aiuto:
AIUTATECI A FARE IL NOSTRO LAVORO CON DISPOSITIVI DI PROTEZIONE SICURI E A NORMA CHE ORA
NON ABBIAMO, PER POTERVI AIUTARE TUTTI.
E #ANDRATUTTOBENE#
Tag: nursind, dispositivi, mascherine
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