Lo sapevo! – esclamò – Lo sapevo… – bisbigliò, subito dopo – Sapevo che sarebbe andata a finire così! – disse, asciugandosi il moccio sulla manica – Perché proprio a me? – piagnucolò -Perché proprio adesso?!
Matteo Crucci, traduttore di professione, indebitato fino al collo, si sentiva morire. Stava rileggendo la sua traduzione dell’ultimo romanzo di Stephen King, Lorem Ipsum (storia di un anziano scrittore che combatte una catena di eventi che vanificano gli sforzi per pubblicare un ultimo romanzo) quando il computer è andato in crash. Sulle prime non se ne preoccupò. Era già capitato di veder comparire la fastidiosa scritta: Attendere prego: il programma non risponde.
«Questione di minuti e tutto si risolve», pensò.
Però stavolta c’era qualcosa di strano… Come nel libro, il computer rimase bloccato a lungo, anche Matteo dovette optare per il portatile.
Siamo due professionisti. È normale avere punti in comune: siamo prudenti, previdenti e scaramantici – si tranquillizzò Matteo – No! Non superstiziosi! Diffidiamo della tecnologia: vogliamo avere sempre! tutto sotto controllo.
In preda al nervosismo prese il portatile. Con disagio crescente scoprì che non si accendeva.
È la stessa sequenza del protagonista!, pensò turbato.
Cercò il tablet. Per l’agitazione lo fece cadere, rompendolo.
Nooo…! – urlò terrorizzato!
Si gettò, tremante, sul divano. Il cellulare artigliato tra le mani. Attivò la connessione: la memoria virtuale era l’ultimo posto dove recuperare il suo lavoro. L’ansia lo divorava: il download era lentissimo.
Fatto!
Adesso era più rilassato. Sorrise mentre apriva l’allegato.
Una breve occhiata. Poi lo spedisco subito all’editore – si disse.
In quel preciso istante fece la sconvolgente scoperta!
Dell’intera traduzione restavano centinaia di pagine con la sequenza di
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glauco ballantini
20 Febbraio 2020 alle 8:57
Alcuni libri che giacciono su librerie di negozi per mobili potrebbero essere riempiti con paginate di lorem Ipsum. L’arredamento prima di tutto. Benvenuto Paolo!