LUCCA – “Con la sicurezza sul lavoro non si scherza, mai. Ogni incidente rappresenta un segnale di allarme da analizzare a fondo per individuarne le cause ed evitare che si possa ripetere. L’obiettivo che come sindacato ci poniamo è sempre altissimo: incidenti zero. Ma è l’unico modo per cercare di migliorare sempre, tramite una formazione sulla sicurezza costante che deve partire già dalle scuole”.
Sono parole del segretario Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi, che prende spunto dagli ultimi dati disponibili sul portale dell’Inail per gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali, relativi al periodo gennaio-novembre 2019.
“Prima di tutto bisogna partire dal quadro nazionale, fornito dallo stesso report di Inail fino a settembre: le denunce di malattia professionale sono state 45.158 (+2,4%). Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 34.739 a 36.189 (+4,2%), mentre sono diminuite in agricoltura. In crescita sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 41.237 a 42.037 (+1,9%), sia quelle dei comunitari, da 910 a 1.051 (+15,5%), ed extracomunitari, da 1.936 a 2.070 (+6,9%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (27.899 casi), del sistema nervoso (4.891, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (3.155) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio (2.015) e dai tumori (1.786). Ma cosa accade nelle province della Toscana nord, ossia Lucca e Massa Carrara? “Guardiamo le tabelle relative al periodo gennaio-novembre dell’anno scorso in confronto con il 2018 – prosegue il segretario Uilm -. I numeri sono rimasti più o meno gli stessi: le denunce di incidenti sul lavoro a Lucca sono state 440 a novembre 2019, tre in più rispetto al 2018, mentre sul totale da gennaio si registra un calo da 5.315 a 5.113. A Massa, al contrario, incidenti in aumento sia nel singolo mese (190 a confronto dei 163 del 2018) e sull’intero periodo, ossia 2.285 rispetto ai 2.172 dell’anno precedente. Parlando di incidenti mortali, a Lucca sono stati 7 sia nel 2018 sia nel 2019, nella provincia apuana uno in meno (3 invece di 4).
Stesso trend per le malattie professionali: a Lucca nel 2019 sono state 1.870, 33 di meno rispetto all’anno precedente, a Massa Carrara 706, circa 60 in più a confronto con il 2018. Infine notiamo che aumentano su tutta la Toscana gli incidenti avvenuti nei tragitti di lavoro, 7.559 nel 2019 da gennaio a novembre, oltre 300 in più. Sono numeri che non ci lasciano tranquilli perché i cali degli incidenti sono minimi e sono forse da ricondurre piuttosto a un lavoro sempre più precario che spinge molti a non denunciare le situazioni critiche. Una paura che aumenta quando vediamo l’impennata delle denunce di infortunio durante gli spostamenti per lavoro: un altro sintomo di un’occupazione che richiede alle persone di essere sempre più flessibili a qualsiasi età e disposte a fare trasferte anche su lunghe distanze”.
Tutti temi che per la Uilm devono essere trattati a partire dalle scuole ed è per questo che il sindacato ha organizzato un incontro al polo scientifico professionale Fermi in via Carlo Piaggia a Lucca mercoledì 5 febbraio a partire dalle ore 9.30 intitolato “La fortuna non è un dispositivo di sicurezza. La sicurezza è una carezza alla vita”. Oltre al segretario Saisi, parteciperanno Massimo Fontanelli, preside del Fermi, Andrea Farinazzo, responsabile sicurezza Uilm nazionale, Pasquale Sgrò del Gruppo Sgrò, Daniele Battistini, Rlst Uil Artigianato Toscana, Stefano Tortelli, Rls Uilm, Annalisa Nocentini, segretaria Uil Toscana, Franco Borghini, segretario Uil area nord Toscana, Vincenzo Renda, coordinatore Uilm Toscana. Coordinerà il giornalista Paolo Mandoli.
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