BARGA – Va avanti senza interruzioni il progetto per il ripopolamento dei torrenti e dei corsi d’acqua della provincia di Lucca con una specie altamente selezionata di trota fario autoctona della valle del Serchio.
Presso la piccola avanotteria del Rio Villese, nel comune di Barga, una delle uniche tre ancora attive in modo costante e cospicuo sul territorio regionale, in queste settimane è ripreso intenso il lavoro. Il primo lancio dovrebbe appunto essere effettuato verso la metà di marzo e ne seguiranno altri non appena saranno pronti gli avannotti nati dalle uova stabulate in queste settimane.
Come detto si tratta di esemplari di trota mediterranea tutti rigorosamente autoctoni della Valle del Serchio. Il tutto con la finalità di proseguire il progetto che prevede di ripopolare i corsi d’acqua locali con una specie “nativa” particolarmente pregiata e che negli anni a venire si riprodurrà liberamente negli tessi corsi d’acqua. Ottimo il bilancio dei lanci già effettuati in questi anni.
Per quanto riguarda l’avanotteria del Rio Villese, in questi anni, molto del lavoro sul campo per curare la crescita degli avannotti e prima l’incubazione delle uova, è stata fatta in particolare dall’assessore, Pietro Onesti che ha coordinato sul campo le direttive del servizio regionale e dell’unione dei Comuni. Importantissimo è stato poi il lavoro di esperti come Pier Paolo Gibertoni che ha curato in particolare la selezione delle trote fario e che in questi anni ha seguito anche tutta l’operazione della spremitura e della conservazione delle uova.
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