FORNACI – Massima partecipazione possibile all’inchiesta pubblica indetta dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto di KME all’approvazione dell’ente e per il quale il prossimo 11 febbraio comincerà la conferenza dei servizi che non è dato sapere quando si concluderà, con i pareri finali circa un via libera o meno al progetto degli enti preposti, ma che si comincia a pensare non si concluderà prima delle elezioni regionali.
Comunque sia, conferenza dei servizi o meno, per La Libellula, che ieri sera ha indetto a Fornaci un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione e parlare di questo passaggio, l’inchiesta pubblica è un momento fondamentale per far sentire la voce della Valle, di tutte le realtà contrarie alla realizzazione di questa piattaforma energetica chiamata gassificatore.
Come ha detto uno degli esponenti della Libellula, Paolo Fusco, è da augurarsi per l’inchiesta pubblica (in programma venerdì sera 31 gennaio presso il cinema SMI di Fornaci, ora auditorium KME), un’affluenza numerosa; è importante che la comunità locale sia presente per far passare il messaggio che questo progetto e tutte le situazioni di criticità che lo coinvolgono sono di estrema importanza per la Valle del Serchio che non è disposta a cedere sulla sua contrarierà a questa operazione.
L’inchiesta pubblica è una procedura prevista dalla legge regionale che è stata richiesta proprio dal Comitato Insieme La Libellula e permette alla comunità locale, è stato spiegato, di essere coinvolta nel processo autorizzativo.
Come infatti annunciò ad agosto 2019 l’assessore all’ambiente regionale Federica Fratoni, la relazione finale dell’inchiesta, che dovrà avere una durata massima di 90 giorni, sarà poi consegnata agli uffici preposti alla Via, la valutazione di impatto ambientale, avviata a gennaio 2019 e che ora sta vivendo le sue fasi conclusive.
L’inchiesta pubblica fu concessa dalla Regione Toscana al fine di “fugare qualsiasi dubbio sulla correttezza del percorso e sugli impatti ambientali del progetto”, come disse l’assessore Fratoni che poi aggiunse anche che: “All’azienda, nell’ambito del processo, era stata posta la condizione che il quadro emissivo e il bilancio ambientale dovranno essere migliorativi rispetto alla situazione attuale”.
L’inchiesta, sarà condotta da un comitato composto da un presidente, l’Avv. Giovanni Iacopetti, che è stato indicato dall’autorità competente per la Via e due commissari, nominati dal presidente stesso. Ve ne faranno parte le posizioni contrapposte, quelle pro e quelle contro il progetto proprio per favorire un confronto a tutto campo.
Tre almeno saranno le audizioni previste, tutte aperte al pubblico. Nel corso dei lavori saranno esaminati il progetto e lo studio di impatto ambientale, nonché la documentazione integrativa che è stata presentata da KME e che peraltro ha già ricevuto i “niet” di enti come la provincia, i comuni di Barga e Gallicano e la soprintendenza.
Il punto sulla situazione di tutto questo è stato fatto dunque ieri sera a Fornaci presso la sala Primo Maggio nelle ex scuole elementari.
La Libellula ha in particolare illustrato ai presenti come richiedere l’autorizzazione a partecipare all’inchiesta pubblica.
Le richieste di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 18 del 29 gennaio 2020 con una comunicazione indirizzata al Comune di Barga a mezzo PEC all’indirizzo comune.barga@postacert.toscana.it, o a mezzo fax al seguente numero 0583/723745 (Comune di Barga) o a mezzo posta al seguente indirizzo: Comune di Barga, Via di Mezzo 45, 55051 Barga (LU).
Nel corso dell’assemblea La Libellula si è detta speranzosa circa gli esiti finali dell’inchiesta, ma ha anche espresso la ferma volontà di far prevalere ne procedimento che prende il via con l’udienza preliminare di venerdì, le ragioni del no che sarebbero indubbiamente un fattore estremamente importante in quella che poi dovrà essere la decisione finale sul progetto.
Intanto, anche in queste prossime settimane come sempre è stato da diverso tempo a questa parte, per quanto riguarda la Libellula prosegue anche l’attività di sensibilizzazione sul territorio con i gazebo ai mercati ed il volantinaggio.
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