Grazie all’amica Roberta Popolani, siamo venuti in possesso di un bel documento che riguarda i canti popolari della Befana nel territorio di Barga. Li aveva messi insieme, diverso tempo fa, lo storico locale Antonio Nardini ed ha fatto bene perché ci permettono di conoscere tante strofe legate ad uno dei canti più tradizionali ed utilizzati anche dai bambini il giorno dell’epifania per le befanate di questua barghigiane. Il bello di questo canto è che ognuno può arricchirlo con le strofe che vuole ed utilizzarle a suo piacimento, seguendo però una certa logica. Non saranno tutte forse, ma di sicuro sono tante quelle che sono state e che vi riportiamo di seguito.
Comunque sia è di prassi utilizzare almeno la parte iniziale e quella finale che non possono mai mancare. Si comincia insomma con: “Ecco donne la Befana, non è quella dell’altr’anni, ha mutato veste e panni e s’è messa la barbantana….”
e si deve chiudere con la strofa finale: “… Vi ringrazia la Befana, che l’avete favorita, Dio vi lasci lunga vita, buona gente state sana”. Naturalmente se la cantata è servita nell’effetto di ricevere la questua.
Ecco comunque quanto raccolto da Antonio Nardini. Ve lo proponiamo nella speranza che domani alcuni di voi vogliano cimentarsi in questo canto che è tanto, tanto legato alle tradizioni della Befana di Barga
Canti popolari della Befana raccolti nel territorio di Barga e ordinati da Antonio Nardini
Ecco donne la Befana
Non è quella dell’altr’anni
ha mutato veste e panni
e s’è messa la barbantana.
Siam venuti anche quest’anno
in modesta compagnia
la venuta del messia
canterem senza far danno.
A cantar l’Epifania
non è cosa disonore
la cantarono a Maria
l’accettò Nostro Signore.
Buona sera il ciel vi dia
gentilissimi signori
rallegrate i vostri cuori
che gli è nato il gran Messia.
Betlemme di Giudea
vi nasceva il Bambinello
senza fasce né mantello
e del fuoco non avea.
Che gran festa in Paradiso
quella notte se ne stava
e Maria che sospirava
partorì quel biondo viso.
Nella rozza capannella
dove nacque il Redentore
dei Cristiani il Salvatore
Re del cielo e della terra.
Ecco è nato il Bambinello
da Maria nel crudo gelo
Lei lo copre col suo velo
San Giuseppe col mantello.
Tre Re Magi dall’Oriente
hanno avuto la novella
e guidati da una stella
camminavan lentamente.
I Re Magi dall’Oriente
si partirono a cavallo
per andare a visitarlo
nella grotta rilucente.
Quando giunti alla capanna
il Bambino vi han trovato
ricchi don li han lasciato
ripetendo: ”Osanna, Osanna”
Quando Erode sentì dire
ch’era nato il gran Messia
armi e gente mise in via
per poterlo far morire.
Via su, su fate prestino
perché a noi l’ora ci tarda
vedo là che spunta l’alba
prende guazza sul violino.
Se ce le volete dare
non ci fate più aspettare,
i compagni sono avanti
ce la vogliono levare.
Vi ringrazia la Befana
che l’avete favorita
Dio vi lasci lunga vita
buona gente state sana.
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