VALLE DEL SERCHIO – Un Capodanno insolito in Valle del Serchio. E’ davvero strano guardare le montagne e non vedere le cime innevate.
Me le basse temperature e il cielo sereno permettono così di apprezzare aspetti insoliti della montagna.
Un Capodanno insolito in Valle del Serchio. E’ davvero strano guardare le montagne e non vedere le cime innevate. Effetti del cambiamento climatico? Non lo sappiamo ma di certo non ti aspetti il 29 Dicembre di poter salire sulla cima della Pania della Croce a quota 1885 metri, con normali calzature di montagna. E una volta arrivato, trovare tante persone ma non la neve: è quello che è accaduto a Filippo, nostro telespettatore, che ci ha mandato queste bellissime immagini.
Dall’altra parte, sul versante appenninico, cambiano le montagne ma anche in questo caso niente neve se si esclude alcune zone a nord dove rimangono i pochi centimetri di neve caduti quasi un mese fa alle pendici del monte Prado, il più alto della Toscana con i suoi 2054 metri.
Le basse temperature e il cielo sereno permettono così di apprezzare aspetti insoliti della montagna: i faggi che hanno da poco perso tutte le foglie si mostrano alla nostra telecamera come fosse ai raggi X. E solo cosi possiamo capire come questa specie botanica possa essere così differente tra la crescita in alto fusto o a bosco ceduo.
Le piante a questa altitudine riducono quasi a zero la produzione di linfa limitando così la possibilità di ghiacciare quando le temperature si abbassano. Mostrando inoltre l’importanza per la tenuta del terreno delle loro radici.
In questo periodo però la natura provvede anche all’alimentazione della fauna fornendo agli uccelli le bacche necessarie. Queste sono di rosa canina utili non solo agli uccelli ma anche a gli esseri umani. E queste piccole bacche sono di ginepro: per raggiungere la piena maturazione necessitano di ben 2 anni.
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