C’erano i festoni e le luci colorate, c’era la musica natalizia, c’era il clima giusto di questo periodo che precede il Natale che ormai è alle porte, ma il Natale d’improvviso oggi si è spento, dalle 16 di questo pomeriggio il Natale è sparito a Fornaci per lasciare il posto al cielo grigio ed al dolore, alla commozione e alla tristezza, al rinnovato dolore, al vuoto incolmabile che tanti sentono per lui, per Francesco Tontini, tragicamente scomparso in quella maledetta sera di ottobre. Francesco oggi è riapparso, in verità non se n’è mai andato, nei cuori e nei ricordi di tutti quelli che hanno preso parte alla cerimonia per l’inaugurazione della nuova ambulanza della Misericordia del Barghigiano che è stata dedicata a lui.
In un’atmosfera davvero surreale, colorata da un dolore ed una commozione palpabili, una folla silenziosa e numerosa si è letteralmente stretta attorno ai genitori di Francesco, a Marilena e Davide, che affranti da dolore non hanno però voluto mancare questo momento.
Babbo e mamma non ce l’hanno fatta a parlare. Lo ha fatto, non senza difficoltà, lo zio:
“In un momento speciale come questo, di intenso sentire ed amore, vogliamo esprimere un grazie di cuore. Grazie per i tantissimi messaggi, le telefonate ed i rispettosi silenzi.
Grazie per la vostra presenza qui.
Francesco è fra noi.
Francesco è in noi.
Quel gigante buono che con orgoglio ha valorizzato la vita come un dono.
Lo stesso ora qui, davanti a noi.
Un servizio, una divisa, una presenza, un sorriso regalato…
A voi grazie, grazie per questo dono che con semplice grandezza d’animo e tanto, tanto amore gli avete e ci avete regalato; un’ambulanza, un dono, un nome: Francesco. Sempre e per sempre con noi”
L’ambulanza era stata sistemata all’ingresso di Piazza IV Novembre e tutto attorno si è formata una folla che via, via si è allargata fino a quando via della Repubblica non si è completamente chiusa al traffico. E’ successo in modo spontaneo e non c’è stato un automobilista che si sia risentito, che abbia suonato il clacson, magari non sapendo quello che stesse accadendo…
In strada c’erano tantissimi ragazzi, tantissimi amici ed amiche di Francesco. C’erano i “ragazzi del motorino” gli amici di Francesco che il giorno del funerale erano lì a rombare per lui sulla strada verso il cimitero e che hanno rombato anche oggi.
C’erano i volontari della Misericordia della mamma Marilena, con la loro governatrice Carla Andreozzi; c’erano anche i carabinieri del babbo Davide con il comandante provinciale di Lucca, Ten. Col. Ugo Biasi. C’erano anche tanti babbi, tante mamme, tanti nonni, tanta e tanta gente di Barga e di Fornaci. con gli occhi lucidi e spesso con le lacrime lungo il viso.
Prima il taglio del nastro, poi i palloncini gialli e azzurri che salivano in cielo, verso di lui, accompagnati dal suono della sirena…
“Vi prego di credere e di sperare che lui da lassù ci sta guardando con il suo solito sorriso, col sorriso di chi è accanto al Signore Gesù; quel signore che ha vinto la morte e custodisce il nostro Francesco”,
è stato l’intervento di don Giovanni Cartoni, prima di benedire l’ambulanza alla presenza anche del sindaco Caterina Campani e della Governatrice della Misericordia Carla Andreozzi.
“Nessuno muore sulla terra – aveva esordito citando Sant’Agostino, ma soprattutto riprendendo un messaggio pubblicato da tanti sui social e presente anche oggi a Fornaci nel lenzuolo colorato che gli amici avevano scritto dopo l’incidente – finché vive nel cuore di chi resta”.
E allora caro Francesco, sappiamo tutti che non sei morto per sempre, perché tu di sicuro rimani vivo nel cuore di tutti noi. E ora sarai sulle nostre strade in giro con quell’ambulanza, insieme a quegli uomini ed a quelle donne vestiti di giallo e di azzurro… a portare con il tuo nome solidarietà ed assistenza a chi ne ha bisogno.
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