CAMPORGIANO – Dopo aver raccolto le castagne i contadini si godevano un meritato riposo di circa un mese; poi si procedeva con il rito della battitura. A Sillicano, nel comune di Camporgiano, oggi come in passato si usa collocare delle spie all’interno del metato per controllare lo stato di essiccazione.
Infatti una volta completata la raccolta e mescolate si posizionano 4 castagne su 4 stecchi giusto per riconoscerle e trascorso il tempo necessario si controllano le 4 spie per capire se le castagne sono pronte per la battitura. Per cui si è proceduto alla battitura utilizzando una macchina Biagioni di Mologno ma in questo caso azionata da un motore elettrico per evitare l’assordante rumore del motore a scoppio. Questo forse è il primo metato ad essere battuto in Garfagnana.
Normalmente le castagne rimangono per oltre 40 giorni sui cannicci a seccare ma in questo caso si è proceduto in modo più intenso con il fuoco e fumo favoriti anche dal fatto che questo primo dei 4 metati accesi dalla famiglia Bravi non è stato caricato molto come quantità giusto per avere la farina prima possibile in quanto il mercato la richiede e quest’anno avrà un prezzo di circa 12 euro al chilo. Ovviamente le castagne andranno ripassate e scelte prime di essere portate al molino per la macinazione rigorosamente a pietra.
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