BARGA – Si è svolto mercoledì 16 ottobre il primo degli incontri con i cittadini del processo partecipativo “Tutti nella stessa Barga”, incentrato sulla discussione circa il progetto dell’impianto di gassificazione proposta da KME.
Si è trattato del primo di tre previsti; incontri condotti con la metodologia del World Café, che punta a valorizzare il bagaglio di conoscenze dei partecipanti – 70 cittadini estratti a sorte e 10 individuati dal Comitato Insieme per la Libellula – dando loro la possibilità di esprimersi liberamente all’interno di piccoli gruppi di lavoro. A differenza, infatti di una classica assemblea pubblica, con il World Café si superano frequenti inibizioni dei cittadini a parlare di fronte a un numeroso pubblico e si dà la possibilità a ciascuno di esprime liberamente il proprio pensiero.
Sono, come già si sapeva, restate vuote le sedie che erano state riservate ai 10 dipendenti che KME aveva la facoltà di nominare, ma che non sono mai stati indicati né dall’azienda e né dai sindacati aziendali (senza per altro comunicare tale decisione all’organizzazione del processo partecipativo).
La scelta di procedere con la formazione di un campione rappresentativo della popolazione cittadina, selezionato attraverso l’estrazione casuale dalle liste anagrafiche, ha consentito la partecipazione di un eterogeneo gruppo di persone, con età compresa tra 18 e 85 anni. Sempre per quanto riguarda i 70 cittadini estratti a sorte, si registra una forte rappresentanza femminile pari al 53% del totale, rispecchiando la proporzione esistente tra la popolazione.
La lista dei nominativi scelti dalla Libellula tra i firmatari della petizione sottoscritta da oltre 9.000 persone e consegnata a gennaio alla Regione, ha dato modo di rappresentare all’interno del processo partecipativo anche la voce di cittadini che risiedono in altri comuni oltre a quello di Barga. Su un totale di 10 persone invitate 2 risiedono a Coreglia, 2 a Bagni di Lucca, 1 a Borgo a Mozzano, 1 a Gallicano, 1 a Pieve Fosciana.
La serata è stata incentrata sui temi della salute dei cittadini e della qualità dell’aria, ed è stata condotta da Matteo Garzella, professionista esperto di pratiche partecipative. Sono stati realizzati quattro turni di analisi e discussione, da cui sono scaturite le prime raccomandazioni da inviare alla Regione Toscana, preceduti da brevi relazioni di esperti delle materie trattate. Sono intervenuti Antonio Moroni, professionista nel settore ricerca e sviluppo negli USA, il quale, in collegamento skype, ha illustrato da un punto di vista tecnico l’impianto di gassificazione; Maria Angela Vigotti, già docente dell’Università di Pisa, che ha parlato della correlazione tra inquinamento e patologie cardiovascolari; Marina Masone dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma e Federico Valerio dirigente in congedo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul cancro di Genova che hanno introdotto al tema delle emissioni degli impianti di gassificazione.
Dopo la cena, organizzata dagli studenti dell’Istituto Alberghiero, i partecipanti hanno avuto modo di commentare le varie raccomandazioni elaborate dai tavoli di discussione.
Il secondo incontro si svolgerà, sempre dalle 18 alle 22, mercoledì 23 ottobre. Il tema al centro del dibattito sarà lo sviluppo economico e l’immagine della Valle del Serchio.
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