Fabio Rossi e Giovanni Pierotti lasciano Rifondazione comunista, di cui erano storici militanti e rappresentati per la Mediavalle e per la Garafgnana.
Insieme hanno scelto di aderire al Partito Comunista, con segretario Marco Rizzo. Con una sola voce riferiscono l’impossibilità di proseguire l’esperienza, oramai palesemente arrivata a capolinea.
Il continuo rincorrere coalizioni e aggregazioni di soggetti, movimenti e partitini vari a sinistra, rendeva impossibile portare avanti idee di lotta comunista. Inutile argomentare le disavventure come lista arcobaleno piuttosto che Rivoluzione Civile. Il progressivo abbandono dei simboli e delle idee fondanti del PRC, hanno fatto il resto, inaccettabile per i due non trovare, da anni, il simbolo della “falce e martello” sulla scheda elettorale. Aderendo al Pc, aderiscono ad un partito con una chiara idea marxista-leninista, Pierotti dice: “La crisi del sistema capitalista non può che avere come soluzione il socialismo, per questo ho scelto il Pc, mi auguro che altri compagni potranno seguire il mio percorso. Nel Pc sto trovando motivazione, entusiasmo ed una carica rivoluzionaria che avevamo perduto”.
Rossi ci spiega che: “Per salvare il nostro Paese dobbiamo mettere al centro delle lotte, il lavoro e la difesa delle classi popolari, trovo nel Pc una nuova casa, piena di giovani e partecipazione”.
Nel prossimo mese di novembre sarà pubblicamente presentata la sezione del Partito Comunista della Mediavalle e della Garfagnana.
Tag: giovanni pierotti, rifondazione, partito comunista, fabio rossi
Eva
28 Ottobre 2019 alle 20:48
Il simbolo falce e martello è il simbolo dei Gulag quindi è giusto eliminarlo.