Sabato 19 ottobre alla Fondazione Ricci di Barga si è tenuto un interessante pomeriggio alla scoperta di un personaggio “negletto” della storia di Lucca: Maria Luisa di Borbone che governò quella città dal 1817 al 1824. Proprio il bicentenario del suo regno è stato occasione per la Fondazione Banca del Monte di Lucca di recuperare la memoria di una sovrana offuscata dalla propria fama di donna bigotta e rigida, nonché dalla figura della più ricordata Elisa Bonaparte Baciocchi. Maria Luisa, Infanta di Spagna richiamata a Lucca con lo stabilirsi di nuovi equilibri a seguito dell’epoca napoleonica e del Congresso di Vienna, in realtà ebbe molte intuizioni e attenzioni verso la città e la popolazione che fu chiamata a regnare: si prodigò per l’istruzione (si pensi alla fondazione dell’Università lucchese o della Specola, alla promozione della Biblioteca Statale, alla costruzione dell’attuale Teatro del Giglio), per il soccorso ai meno abbienti (sua fu l’idea di dotare le fanciulle povere di una dote), per i miglioramenti alla vita urbana (fu lei a volere l’acquedotto commissionato all’architetto Nottolini che conduceva l’acqua dalle colline di Guamo in città).
Autore di questa (ri)scoperta della Duchessa di Lucca è stato il prof. Pietro Paolo Angelini che ha illustrato con l’abituale maestria le vicissitudini di Maria Luisa, concentrandosi sulla vendita che Lucca fece a Modena di Castiglione Garfagnana, nel complesso di un ripensamento degli assetti commerciali della Valle; molto apprezzato inoltre il documentario proiettato e curato proprio dal prof. Angelini “Noi Maria Luisa Infanta di Spagna Duchessa di Lucca” del regista Paolo Marchetti, anch’egli presente.
Il pomeriggio, copatrocinato da Istituto Storico Lucchese sez. di Barga, Unitre Barga e Amministrazione comunale, si è concluso dandosi appuntamento per la seconda parte del progetto, ora in lavorazione, che sarà dedicata agli anni spagnoli di Maria Luisa.
Foto: Pier Giuliano Cecchi
Tag: fondazione ricci, pietro paolo angelini, maria luisa di borbone
pier giuliano cecchi
21 Ottobre 2019 alle 21:35
Una bella e interessante giornata quella in memoria di Maria Luisa Duchessa di Lucca che si è tenuta alla Fondazione Ricci. Tengo a far presente che seppur Maria Luisa non sia mai salita a Barga, il castello fiorentino, comunque c’è un filo che la lega a Barga, più esattamente a uno dei suoi figli tra i più significativi dell’epoca. Si tratta del prof. Giuseppe Bonaccorsi nato e morto a Barga, 1780-1858. Questi dopo aver studiato matematica e musica con grande profitto, fu accolto nell’orchestra Reale voluta da Maria Luisa. La nomina di Giuseppe Bonaccorsi alla Corte di Maria Luisa duchessa di Lucca avvenne il 28 luglio 1823, quale professore di fagotto della Cappella Reale, segnatamente come primo fagotto con un mensile di scudi 18, metà a carico della Reale Casa e metà al Comune di Lucca. (Memorie e documenti della storia di Lucca, Tomo XII, 1880).