CASTELVECCHIO PASCOLI – Per GiornalediBarga TV siamo saliti alla chiusa di Casa Pascoli per assistere alla vendemmia. Come ormai diversi anni a questa parte si vendemmia infatti anche qui, a Castelvecchio, dove un tempo viveva il poeta Giovanni Pascoli. Dal 2014, si è tornati a produrre il vino pascoliano; proprio come quello che lui stesso produceva nelle vigne del suo giardino. Pascoli lo chiamò il “Flos vineae”. Oggi con quel nome si produce, in modicissima quantità ovviamente, sia un vino rosso (merlot, ciliegiolo e sirah le uve) che un bianco che peraltro è frutto dei vitigni di Albana, tipici dell’area romagnola da cui proviene il Pascoli, che furono donati a Casa Pascoli dal comune di San Mauro di Romagna nel 2013 in occasione del centenario pascoliano.
A pensare alla vendemmia, ed in verità a tutto quello che serve per tenere, curare, far crescere il vigneto di casa Pascoli, fino ad arrivare alla produzione finale del vino, ci pensa un gruppo di volontari che si sono presi la briga di valorizzare l’antica vigna di Casa Pascoli, curata un tempo dal poeta, con la benedizione del presidente della Fondazione Pascoli Alessandro Adami che in più occasione ha elogiato il lavoro che questo gruppo svolge sia per la vigna che per la cura della bella area a verde della casa del poeta.
Quest’anno, come ci dice Maurizio Lucchesi, uno dei volontari, c’è un po’ di scetticismo per la qualità del vino che verrà. La stagione non è stata delle migliori, per quanto riguarda il clima ideale per far crescere bene l’uva di queste parti, ed i grappoli ne hanno non poco risentito.Si spera comunque, grazie alle tante cure di questi mesi ed anche ad un attenta selezione di quanto è stato raccolto, di arrivare ad un prodotto buono.
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