FORNACI DI BARGA – Per il momento non ci sono conferme ufficiali. Pare comunque che la Procura di Lucca abbia disposto il sequestro preventivo dei terreni di proprietà di KME dove sorgeva fino a qualche mese fa l’edificio denominato “Casa del Buglia” oltre che altri edifici industriali. Sarebbe l’area molto prossima a quella dove nelle intenzioni di IKME dovrebbe sorgere il gassificatore di cui tanto si discute.
La vicenda nasce diversi mesi fa e sulla stampa se ne è cominciato a parlare in aprile quando il comune di Barga, sotto la giunta allora di Marco Bonini, adottò una delibera per “Presunte ipotesi di violazione di norme afferenti il settore urbanistico edilizio, in particolare presunte violazioni edilizie e paesaggistiche nell’ambito dell’attività di demolizione di fabbricati nell’area di pertinenza di KME a Fornaci di Barga”.
Secondo KME quel fabbricato e gli altri indicati dal comune, sarebbero stati rimossi o smantellati a seguito dei danni relativi al vento dell’ottobre 2018 ed in sostanza non esistevano vincoli urbanistici che avrebbero dovuto bloccare i lavori; il comune invece, in questi mesi ha contestato a KME sia la demolizione che la rimozione del materiale di quell’area e di quegli edifici, richiamando anche la ormai famosa invariante urbanistica, sia ambientale che relativa ad edifici di archeologia industriale, che ora è oggetto anche del ricorso presentato da KME al TAR relativamente alla delibera che fu assunta proprio nel mese di aprile dal consiglio comunale e che di fatto rischierebbe di bloccare anche la realizzazione in quella zona del futuro gassificatore.
Il 12 luglio scorso c’è stato anche un ulteriore sviluppo della vicenda, dopo l’ordinanza emessa dal comune di Barga con il sindaco Campani che ha imposto, con novanta giorni di tempo a disposizione, di provvedere al ripristino.
Ora la novità è questa. decisione della Procura con un sequestro preventivo dell’area per portare avanti le indagini; sequestro che attuato dagli uomini della polizia municipale di Barga.
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