BARGA – In via di Borgo, prima ancora lo trovavate a Fornaci, c’è un calzolaio, una artigiano che vedete all’opera ogni giorno, magari anche con le vostre scarpe. In realtà però le doti e le arti di questo signore, che si chiama Gabriele Bombardi è che è nato a Carrara nel 1972, sono anche tante altre. Con un passato alle spalle di studi artistici, Gabriele da circa vent’anni è liutaio, costruttore e riparatore di strumenti musicali quali sax, clarinetti, flauti, chitarre. E’ specializzato nella costruzione di flauti etnici, nella riparazione strumenti moderni, nel restauro di strumenti antichi e nell’accordatura di pianoforti.
Proprio per questo e per la proposta di restauro che ha presentato, è stato scelto per un ambizioso quanto delicato progetto, ovvero il restauro del fortepiano da tavolo di Villa Reale, uno strumento del 1805 appartenuto a Elisa Bonaparte Baciocchi – sorella di Napoleone, Principessa di Lucca e Piombino, granduchessa di Toscana – e realizzato da Erard Frerès.
Per Gabriele forse l’incarico più importante della sua vita, al quale ha dedicato molto tempo e fatica e tanto lavoro delicato. Il restauro è iniziato nell’ottobre 2018 e nel maggio 2019 lo strumento è stato riconsegnato a Villa reale dove ora è in bella mostra in tutta la sua bellezza, dopo un restauro perfettamente riuscito.
Il restauro è stato eseguito con materiali e lavorazioni utilizzate dal costruttore originale, ma prima di affrontare l’operazione Bombardi ha fatto uno studio dettagliato su disegni e piani di lavoro originali: “Il lavoro alla fine, anche se con non poche difficoltà nel reperire i materiali e colle adatte – ci spiega lo stesso restauratore -, ha dato ottimi esiti, sia sul piano costruttivo che musicale e alla fine lo strumento è tornato ad essere perfettamente funzionante, come in origine.
Lo strumento è stato riportato letteralmente in vita, con grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti al progetto: restauratore, sovrintendenza delle belle Arti e personale incaricato di Villa Reale. “Permettetemi di ringraziare Enrico Modena, restauratore lucchese, che ha partecipato al restauro delle parti esterne e decorative aggiungendo rara bellezza ad uno strumento musicale cosi raro e pregiato”.
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Barazza Remo
28 Giugno 2023 alle 9:29
molto interessante. io posseggo un pedal clavicordo a due manuali con pedaliera e mi chiedevo la funzione dei 4 pedali che si vedono in basso nella foto perchè è la pima volta che li vedo su un clavicordo se potete darmi una spiegazione vi ringrazio. Remo Barazza