Un interessante pomeriggio quello organizzato sabato scorso dalla Fondazione Ricci Onlus in collaborazione con Istituto Storico Lucchese, Unitre e Comune di Barga, nell’economia delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Antonio Mordini: si sono approfondite infatti la storia e le origini di questa illustre famiglia barghigiana attraverso il materiale documentario (in gran parte inedito) ritrovato durante alcune ricerche presso l’Archivio di Stato di Firenze dal dr. Marco Angella. Il dr. Angella, originario di Pontremoli dove è attivo come studioso di storia locale e giornalista pubblicista, già da diversi anni frequenta Barga, dove non manca di partecipare in prima persona alle iniziative culturali, maturando rapporti di stima e amicizia soprattutto con l’Istituto Storico e la Fondazione.
L’interesse di Angella verso questo argomento è nato nel corso delle ricerche su un personaggio originario di Barga ma legato alla memoria di Pontremoli, Piero Mordini, che di quella cittadina fu vicario dal 1778 al 1782. L’incontro con Piero, citato in due epigrafi pontremolesi, e la consapevolezza dell’importanza dell’anniversario mordiniano, fece allora sorgere in Angella la curiosità di sapere se i due personaggi fossero relazionati; analizzando la documentazione della raccolta Ceramelli Papiani all’Archivio di Stato di Firenze, Marco ha così scoperto che i due appartenevano allo stesso ceppo familiare, essendo stato Piero fratello di Leonardo (o Lunardo) Mordini, bisnonno del proditattore garibaldino. La bella conferenza ha trattato questo e gli altri documenti sui Mordini, cittadini fiorentini dal 1555 e ammessi alla nobiltà pisana nel 1759; il tutto alla presenza di un pubblico attento e interessato in cui non mancava l’attuale capofamiglia Leonardo Mordini.
In conclusione, Angella ha dedicato la sua ricerca alla memoria di Nazareno Giusti, con cui aveva avuto dei contatti proprio nell’ambito delle iniziative della Fondazione Ricci; Cristiana Ricci ha colto l’occasione di questa dedica per annunciare una iniziativa che è in studio per il prossimo autunno insieme all’Istituto Storico Lucchese e col sostegno dell’amico Vittorio Lino Biondi, proprio per ricordare Nazareno e le sue lodevoli attività culturali.
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