Pirogassificatore. Per chi parla Marco Scaltritti?

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La lettera sulla questione pirogassificatore e sul suo appoggio al progetto di KME scritta da Marco Scaltritti, ha innescato la replica del comitato per l’attuazione della Costituzione – Valle del Serchio che attacca:

 

“La vicenda dell’inceneritore voluto dalla Kme per far soldi con il business dei rifiuti è ad un passaggio decisivo. Il Comitato per l’attuazione della Costituzione si associa a quanto scritto dagli amici della Libellula sugli ultimi atti partoriti dalla Giunta regionale. Atti che vanno denunciati per quel che sono: un incredibile e manifesto disprezzo per il no al pirogassificatore deliberato all’unanimità dal Consiglio Regionale nel gennaio scorso.

Mentre diamo atto al sindaco di Barga di essersi mossa con coerenza nella circostanza, ci pare grave che questo stravolgimento delle più elementari regole democratiche non venga denunciato in primo luogo dai consiglieri regionali, anzitutto quelli della zona.

E’ evidente come nel partito che governa la Toscana siano in molti a remare contro la popolazione di Barga e della Valle del Serchio impegnata a difendere la salute e l’ambiente. Ma poiché in certi ambienti si preferisce non venire politicamente allo scoperto, ecco che si utilizzano personaggi di rincalzo per inviare i propri messaggi. Un esempio in tal senso ci viene dalla lettera scritta dal sig. Marco Scaltritti, e pubblicata da diversi organi di informazione.

Scaltritti, ex presidente della Cooperativa “Terra Uomini Ambiente” prima che facesse la fine che ha fatto, ha ritenuto di intervenire proprio ora per portare il suo granellino di sabbia al progetto di Kme.

Da notare che Scaltritti mai si è occupato della tematica, mai ha partecipato ad un incontro pubblico tra le decine che si sono tenuti. Ora, all’improvviso, ha sentito invece il bisogno di dire la sua: ci chiediamo sinceramente il perché.

La sua lettera è un vero monumento alla banalità, un inno alla bontà di ogni politica industriale, dove si arriva ad immaginare che la Kme faccia di Fornaci un (parole sue) “polo ecologico della siderurgia del rame”. E qui siamo al comico, perché oltre all’invenzione di un nuovo comparto industriale (l’inesistente “siderurgia del rame”), il suo trasporto poetico lo porta a dimenticare la ben più prosaica motivazione del sig. Manes che di Kme è il proprietario: il profitto. Segno che dei suoi volantinaggi degli anni ’80, di cui pure si vanta per poter dire di essere stato un tempo dalla parte dei lavoratori, ben poco gli è rimasto.

Ma Scaltritti si dimostra anche disinformato. Che poi lo sia realmente o finga solo di esserlo non sta a noi stabilirlo. Egli scrive infatti che vi sarebbe un “approccio negazionista” (negazionista di cosa ovviamente non si sa), che non ha “voluto aprioristicamente esaminare scientificamente alcuni progetti che usano energia da processi da combustione” dato che, argomenta imprudentemente, “l’energia a freddo non è stata ancora inventata”.

Accipicchia, quante corbellerie in una sola frase! Anzitutto, se c’è qualcuno che ha voluto perseguire aprioristicamente, e senza alcun confronto scientifico o di altro tipo, il proprio progetto, questo ha solo un nome: Kme. E’ talmente vero che così stiano le cose che l’azienda che lui ama tanto si è sottratta allo stesso progetto partecipativo attualmente in corso. Non solo. Checché ne pensi Scaltritti (questa è un’altra perla del suo elaborato) l’energia a freddo esiste eccome. L’energia idroelettrica, quella eolica e quella solare non hanno bisogno di alcuna combustione.

Ne parliamo perché a suo tempo, proprio noi del Comitato per l’attuazione della Costituzione, dimostrammo come con il fotovoltaico Kme avrebbe risolto i suoi (per altro enfatizzati) problemi energetici. La risposta del sig. Manes fu irridente quanto zoppicante, e da un anno Kme preferisce glissare sul tema. Chi è allora che sfugge al confronto, il fronte che si batte contro l’inceneritore o la proprietà ed il management di Kme?

Ma il mondo in cui vive Scaltritti sembrerebbe del tutto rovesciato anche laddove parla di “sedi e luoghi istituzionali” che dovrebbero dirimere la questione. Ora, a cosa pensi l’ex presidente di “Terra Uomini e Ambiente” non ci è del tutto chiaro. Gli è noto, oppure no, che tanto il Consiglio comunale di Barga, quanto quello Regionale della Toscana hanno detto no al pirogassificatore? Se non gli è noto si informi. Se invece, come dovrebbe, la cosa gli è del tutto nota, chi dovrebbe pronunciarsi se non i consigli elettivi che hanno competenza in merito?

Impossibile allora non porsi una domanda: a quale titolo, con quale scopo, Scaltritti ha scritto la sua lettera? Nella sua auto-presentazione egli dice di essere stato prima un dirigente politico, poi un “promotore di sviluppo”, una pittoresca qualifica che parla da sola.

A noi sembra sinceramente che la sua lettera voglia solo pescare nel torbido, tentando di rimettere in discussione i pronunciamenti istituzionali, perfino quelli della sua stessa parte politica. La qualcosa è ovviamente legittima; quel che invece non solo non è legittimo, ma è anzi del tutto inaccettabile è la sua ricostruzione della vicenda ed il suo modo di presentarla oggi. Dire che bisognerebbe oggi “aprire un confronto con Kme senza pregiudizi” è solo un modo farisaico per dire in sostanza viva la Kme ed il suo bellissimo inceneritore. Ognuno si assuma le sue responsabilità.”

 

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