Divieto utilizzo acqua potabile per usi non alimentari. Ricordatevi che c’è l’ordinanza e che trasgredire può costar caro

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BARGA – Come tutti gli anni il Comune ha emesso l’ordinanza per cercare di limitare il consumo di acqua potabile durante questi mesi estivi.

L’ordinanza, prevede il divieto di uso di acqua potabile per usi impropri.  Dai primi di luglio è insomma vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per usi impropri e sono vietati i prelievi abusivi, ed in particolare: prelevare acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi dall’alimentazione, dai servizi igienici e dagli impieghi ordinari domestici e, comunque, applicando alle bocche delle fontane tubi di gomma o d’altro materiale equivalente, allo scopo di convogliare acqua; prelevare acqua dalle bocche d’innaffiamento stradale e dei pubblici giardini, nonché di lavaggio delle fognature, se non da persone a ciò autorizzate e per gli usi cui tali prese sono destinate; prelevare l’acqua dagli idranti antincendio installati nelle strade se non per spegnimento di incendi.

Inoltre è vietato l’utilizzo di acqua proveniente dal pubblico acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva; è vietato alimentare con acqua proveniente dal pubblico acquedotto gli impianti di irrigazione a servizio di superfici di orti e giardini privati o pubblici; è fatto divieto di utilizzare acqua proveniente dal pubblico acquedotto per innaffiare ed irrigare superfici adibite ad attività sportive, sia pubbliche che private; è vietato l’utilizzo della risorsa idrica proveniente dal pubblico acquedotto per l’alimentazione di impianti di climatizzazione, e in genere di qualsiasi altro tipo di impianto, se tale risorsa viene utilizzata come elemento scambiatore di calore in ciclo aperto, fatti salvi i casi in cui sia effettuato il riuso.

E’ inoltre vietato l’uso dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per il riempimento di piscine private, fatte salve quelle di proprietà pubblica o privata destinate ad un’utenza pubblica, quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico-alberghiera o agrituristiche o ricettive.

E’ vietato l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il lavaggio di automezzi svolto nell’ambito di un’attività produttiva, salvo quanto previsto di seguito.

I casi di cui sopra, secondo il vigente Regolamento, prevedono che in caso di inosservanza delle suddette disposizioni, GAIA S.p.A. provveda ad addebitare € 250,00, nel caso di accertati usi impropri, € 500,00, nel caso di accertati prelievi abusivi, € 350,00, nel caso di accertata manomissione degli impianto del gestore, fino alla disattivazione dell’erogazione, senza obbligo di preavviso alcuno.

Il sidnaco Campani nell’ordinanza invita tutti i cittadini ad utilizzare con la massima parsimonia l’acqua potabile, anche per esigenze domestiche e la società Gaia ed il Comando di Polizia Municipale a vigilare ed a provvedere nei confronti degli inadempienti.

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