A Barga si sono aperte stamani, nel giorno esatto della nascita avvenuta il 1 giugno 1819, le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Antonio Mordini
Una corona di alloro è stata deposta al monumento del bastione del Fosso che fu inaugurato da Giovanni Pascoli e sotto il quale, 37 anni fa, come ha ricordato il pronipote Leonardo – intervenuto alla cerimonia insieme alla sorella Marianna ed ai figli – si svolse la grande celebrazione per ricordare il senatore Mordini, che vide la presenza dell’allora presidente del consiglio Spadolini che giunse nella cittadina per gli eventi di Barga Garibaldina.
La mattinata è stata anche l’occasione della prima cerimonia pubblica ufficiale a cui ha presenziato il neo sindaco Caterina Campani, presente insieme anche al senatore Andrea Marcucci. E’ stata poi Sara Moscardini, presidente dell’istituto storico Lucchese sezione di Barga, a ricordare brevemente la figura di Mordini rammentando anche alcune parole che Pascoli pronunciò nel suo celebre discorso “Antonio Mordini in patria” e che si trovano anche sulla tomba del senatore (Mordini morì il 14 luglio del 1902): “Cospirò, combatté, operò come permisero le forse minori dell’animo, per l’indipendenza, la libertà e l’unità d’Italia”.
Dopo la cerimonia del Fosso a Villa Mordini, sui colli tra Albiano e Castelvecchio, è stato deposto dal sindaco Campani un mazzo di fiori sulla tomba del senatore Mordini, che si trova nella cappellina di famiglia.
Il clou delle celebrazioni ora saranno il prossimo 14 giugno quando a Barga arriverà come detto il presidente della Camera Roberto Fico,
Antonio Mordini fu patriota garibaldino, prodittatore proprio per Garibaldi in Sicilia e poi senatore del Regno d’Italia; nella sua lunga carriera politica, fu anche Vicepresidente della Camera per 9 anni. Ebbe in tale ruolo l’onore di presiedere la prima seduta del Parlamento a Roma, divenuta nuova capitale del Regno.
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