Ieri ha lasciato la comunità di Barga per il suo ultimo viaggio il Mario Bilia. In tanti lo hanno conosciuto con il soprannome di Patata che se non ricordo male era nato ai tempi in cui giocava a calcio, dato che, all’occasione giusta, se marcato da un avversario, non disdegnava di cadere a terra sperando nel fischio dell’arbitro. IIl Mario io l’ho conosciuto ai tempi del Lato, della piccola, grande comunità di via Lato a Barga che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che l’hanno vissuta; che negli anni 70 ed 80 in particolare ha accompagnato i momenti più spensierati della mia gioventù.
Sposato con la sua Nadia, salita prima di lui in un mondo che ancora noi non conosciamo, padre di Massimo e Paolo, il Patata è da ricordarsi in special modo per i suoi trascorsi calcistici nel Barga fine anni ’50 e primi anni ’60, che ha scritto pagine memorabili e comunque piacevoli da ricordare, di un calcio di altri tempi e della storia sportiva barghigiana.
Il ricordarlo è per me occasione di farmi in qualche modo perdonare da Mario. Saputo stamani della sua morte ho tentato tutto il pomeriggio di ritrovare una vecchia foto del Barga che mi aveva chiesto di pubblicare sul giornale e che per un motivo o per un altro poi non lo è mai stata. Mi diceva sempre: “Non la perdere, eh?! Ci tengo”….
Mario, quella foto non l’ho pubblicata e poi l’ho dimenticata… e adesso proprio non l’ho ritrovata.. solo ora te lo confesso e spero che mi perdonerai… Spero che apprezzerai però questa foto che mi ha mandato il Massimo e che ti ritrae con la maglia di quel Barga di cui spesso mi hai raccontato. E’ il mio modo per dirti addio e per ricordarti a chi ti ha voluto bene.
A Massimo, a Paolo, alla famiglia tutta, le più affettuose condoglianze.
Tag: AS Barga, mario bilia
leonardo
5 Maggio 2019 alle 11:35
Un saluto dal profondo del cuore al grande ” Patata “, aveva sempre il sorriso per ogni persona che incontrava per la strada