Nei giorni scorsi il movimento La Libellula è intervenuta sulla stampa per riportare della serata organizzata al Cinema Roma di Barga con il dibattito con i candidati a sindaco al quale sono state rivolte delle domande sui temi ambientali.
Tra le dichiarazioni della Libellula questa:
“Come preannunciato, il dibattito si è svolto in maniera molto diversa da come ci hanno ormai abituato i noiosi confronti televisivi dove i giornalisti sono poco più che dei “porgitori di microfono” anziché mastini fustigatori e critici dei potenti come dovrebbero essere; a guidare il confronto è stato un Leonardo Mazzei in grande spolvero, che con la sua verve polemica e la sua profonda conoscenza della politica locale e nazionale, ha saputo argomentare e pungolare a dovere i tre candidati, strappando di tanto in tanto anche qualche salutare risata, ma sempre rispettando rigorosamente i tempi e la parità di trattamento; un primo ringraziamento, oltre che agli aspiranti sindaci intervenuti, va quindi a lui, col quale la collaborazione continuerà in perfetta sintonia come avvenuto fino ad oggi”.
Altro passaggio del comunicato della Libellula questo:
“Al di là delle dietrologie e delle punzecchiature varie, i candidati hanno comunque tutti preso impegno sia a dare parere sanitario negativo alla realizzazione dell’impianto in Conferenza dei Servizi sia a ricorrere al TAR (e anche al Consiglio di Stato) contro una eventuale autorizzazione da parte della giunta di Enrico Rossi, ultimo boccone avvelenato che il presidente della Toscana vorrebbe lasciare in suo ricordo da queste parti, dopo essere stato invece contrario alla realizzazione di un inceneritore nella sua Firenze, la cui potenza elettorale è ahimè ben diversa dalla nostra (altro che scelta tecnica di cui si vaneggia da parte di altri candidati sull’altra sponda del Serchio!). Altri temi toccati in serata sono stati quelli dei rifiuti e della riduzione della relativa tassa (che però pare assai difficile sia per disposizione normativa che per esigenze di bilancio, ahinoi); della mobilità sostenibile, con un generale impegno di tutti verso l’installazione di colonnine per auto elettriche e un miglioramento dei servizi di trasporto autobus per studenti e pendolari mentre per la ferrovia occorre ovviamente un lavoro di concerto con gli altri comuni; dell’edilizia sostenibile per la quale Campani ricorda come nel regolamento urbanistico vi siano già incentivi in questo senso, mentre Feniello ha ricordato come bisogna puntare anche sullo stop al consumo del suolo tramite un migliore utilizzo di alloggi già costruiti e oggi disabitati; si è parlato in generale anche dello spinoso tema del taglio dei trasferimenti centrali ai comuni, in specie a quelli montani, con Mastronaldi che ha proposto un assessorato dedicato proprio alla ricerca di questo tipo di fondi”.
C’è stata poi anche una bordata per l’unico candidato a sindaco che non ha partecipato:
“Un’ultima parola non possiamo non riservarla al grande assente della serata, Simone Simonini: per carità, non c’era nessun obbligo di partecipazione e rispettiamo la sua scelta; ciò che invece non possiamo accettare sono le accuse rivolteci a partire da quella davvero assurda secondo la quale lo avremmo “costretto, con le nostre modalità, ad assumere una posizione che rispecchi le convinzioni aprioristiche di un certo mondo ambientalista e anti industrialista“; al di là che è veramente fantasioso definire anti industrialisti i nostri membri, molti dei quali lavorano in aziende industriali (forse gestite meglio di KME, questo sì), vorremmo tranquillizzarlo sul fatto che il buon Mazzei non aveva alcun strumento di tortura per costringerlo a fare alcunché, ma solo un innocuo microfono; da parte nostra siamo sinceramente dispiaciuti di non aver potuto ascoltare una voce che avrebbe potuto arricchire il dibattito con un punto di vista senz’altro diverso; pur non essendo la Libellula obbligata ad alcuna regola di par condicio, non essendo noi una emittente radio-televisiva, la sua voce avrebbe avuto lo stesso spazio riservato agli altri, come chi è venuto ha potuto verificare.”
Simonini ha replicato sabato scorso con queste parole:
“Non avrei voluto entrare nel merito della serata, ma stando ai fatti, (oltre alla preventiva rinuncia, scontata), mi trovo costretto a prendere una netta posizione contro gli organizzatori dell’evento. Ribadisco con convinzione che il non partecipare all’incontro del 9 maggio è stata una scelta giusta, e che rifarei altre cento volte. Come si presumeva, questa è stata una serata premeditata nei toni e nei termini.
La risposta l’ho avuta da cittadini interessati e candidati vari, raccogliendo molte testimonianze su una serata, che più che per sentire i candidati, ha visto protagonista il moderatore, che evidentemente di moderatore aveva ben poco. Il comitato da sempre dichiarato neutrale, apolitico e apartitico, in realtà sembrerebbe sponsorizzare una lista che correrà alle amministrative di Barga con molti ex attivisti in prima linea candidati al Consiglio.
Come candidato Sindaco oggi, e ancor prima come Segretario politico e Consigliere Provinciale, sono sempre stato attaccato dai membri del comitato stesso, per aver osato prendere informazioni sul pirogassificatore da KME, da Arpat (durante convegni) e da sigle sindacali.
Dopo la serata di giovedì, mi sembra doverosa una verifica sui metodi normati e previsti per le campagne elettorali”.
joao
13 Maggio 2019 alle 11:48
Bravo Simone
Valter
14 Maggio 2019 alle 7:47
Chi fugge dal confronto sbaglia sempre. Le mie idee sono le migliori, le sole giuste, ma morirei per far si che tu possa esporre le tue. Che non mi convinceranno, ma questo è un altro discorso.