LUCCA – Il 2018 ha segnato un vero e proprio boom nell’export per il cartario. Il distretto lucchese ha segnato il secondo incremento maggiore tra i diciotti distretti toscani, con una crescita di 182milioni di euro, secondo solo alle pelletteria e calzature di Firenze che ha fatturato 488 milioni in più.
Ma in termini percentuali il balzo in avanti della carta è il primo: +16,5%. Un settore trainato soprattutto dalla componente meccanica. Sono i dati emersi dal Monitor dei distretti della Toscana, realizzato dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.
Nella nostra provincia tira forte anche la nautica di Viareggio, tornata ai valori export pre-crisi: 90milioni di euro in più, per una notevolissima crescita del 15,6%. In calo invece, rispetto all’anno precedente, il distretto delle calzature di Lucca: il settore a sorpresa ha raccolto 30 milioni in meno (un deciso calo del 16 per cento). Registra una leggera flessione il lapideo: il marmo apuoversiliese ha generato 18 milioni in meno, in calo del 2,4%.
A livello regionale la Toscana ha chiuso un 2018 con un valore di esportazioni superiore ai 16 miliardi, 437 milioni in più, + 2,8% rispetto al 2017. In termini di mercati di sbocco, le esportazioni verso la Svizzera superano i 2,5 miliardi di euro grazie a una crescita di 581 milioni (+29,8%), trainata in particolare dai poli del lusso che utilizzano questo mercato come hub logistico. A seguire si posizionano Stati Uniti (1,9 miliardi) e Francia (+1,8 miliardi), sostanzialmente in linea con il dato 2017.
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