Il fine settimana del 66° Rallye di Sanremo si è concluso con un sesto posto arrivato in maniera inaspettatamente amara per Stefano Martinelli. Le ambizioni e la voglia di riscatto sono andate a sbriciolarsi su un tracciato impegnativo che ha messo a dura prova la Suzuki Swift 1.6 già dalle prime battute. Che la messa a punto non fosse ancora del tutto completa era cosa nota per il pilota toscano, ma il rally ligure ha fatto emergere nuovi punti su cui intervenire:
“Siamo usciti molto delusi da questa gara. Il rally di Sanremo nasconde tante insidie, ha delle salite molto ripide e un percorso molto tortuoso per di più bagnato dalla pioggia di questo fine settimana. Abbiamo preferito non correre troppi rischi, purtroppo il nuovo regolamento non permette di modificare l’assetto durante la competizione e noi con quello da asciutto siamo stati colti impreparati dalle condizioni meteo; come me ne hanno sofferto anche gli altri piloti, non sono stato l’unico”.
Appena sette punti quindi messi in tasca da Stefano Martinelli dopo le prime due gare, la stagione parte in salita e lo si capisce ancora meglio se si guardano le classifiche, dove i primi equipaggi hanno già guadagnato un buon vantaggio sia nel Suzuki Rally Cup e nel Campionato Italiano R1. Ai numeri impressi su carta bisogna però dare giusta interpretazione:
“Penso che per tutta la gara sia stato evidente il forte distacco tra noi e chi ha combattuto per le prime posizioni del podio, vanno fatti loro i complimenti perché bravi e fortunati nello scegliere il set-up più adatto al meteo. Discorso a parte va fatto per il Campionato Italiano R1 dove Campanaro corre con pneumatici da competizione diversi da quelli che utilizziamo noi del trofeo Suzuki, è difficile paragonare i suoi risultati con quelli degli altri equipaggi”.
Con un week-end negativo da mettere alle spalle, la testa va proiettata già verso il prossimo appuntamento per non rimanere troppo indietro:
“Penso sia stata la gara più difficile che io abbia mai fatto, è andata male e dobbiamo prenderne atto. Il motore della Swift 1.6 dava grandi segnali di stanchezza ed era prevedibile che rimanessi indietro rispetto agli altri, ma è stato meglio non forzarlo per evitare rotture. Comunque abbiamo individuato il problema e questo è molto importante perché potremo lavorarci per risolverlo già nei prossimi giorni”.
Convinto delle sue capacità, il pilota di Barga ha anche delle basi solide su cui appoggiarsi per ripartire: il team Gliese Engineering Motorsport, il fidato navigatore Federico Grilli e l’immancabile manager Valentina:
“Sono contento dei grandi sforzi fatti dal team, è stato impeccabile. I ragazzi mi sono venuti incontro per risolvere le criticità, hanno risposto prontamente ad ogni mia esigenza e si sono fatti veramente in quattro intervenendo al meglio in situazioni per noi quasi nuove come la regolazione del differenziale. Federico ha sofferto insieme a me e non ha mai mollato, nemmeno quando ormai avevamo capito di non essere più competitivi. Ringrazio lui e in particolare Valentina, così come gli sponsor che mi accompagnano condividendo e alleggerendomi sforzi e fatiche.
Foto (di Leonardo D’Angelo): Stefano Martinelli e Federico Grilli al volante della Suzuki Swift 1.6 al Rally di Sanremo
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