Lupinaia, restaurato portale del castello seicentesco

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Le origini del piccolo borgo di Lupinaia probabilmente risalgono all’età del ferro. Ciò sarebbe avvalorato dal ritrovamento nei pressi del paese, verso la fine del XX secolo, di alcune tracce di insediamenti preromani. Il paese è nominato in un documento longobardo del 754. Intorno all’anno 1000, in seguito a un contratto livellare del vescovo Gherardo, il paese diventò feudo della nobile famiglia longobarda dei Ronaldinghi, casato che nella media valle del Serchio osteggiò per molto tempo i propositi espansionistici del Comune di Lucca. Questa famiglia, forte dei favori e dei benefici avuti dalla contessa Matilde di Canossa e dall’imperatore Federico I detto il Barbarossa, favorendo la Santa Sede e i suoi alleati, più volte si schierò contro i Lucchesi. Le lotte con Lucca terminarono al momento in cui, da parte di Federico II (nipote del Barbarossa), questa conseguì l’investitura sull’intera valle. Lupinaia restò fedele ai Lucchesi, eccetto brevi intervalli, fino al XIX secolo. Nel corso del XV, quando gli Estensi si presentarono sulla scena della valle, Lupinaia, insieme a Riana e a Treppignana, furono i soli paesi dell’attuale Comune di Fosciandora che rimasero fedeli a Lucca. In più di una circostanza, Lupinaia si scontrò con Ceserana e le sue terre. Agli inizi del 1600, per difendere più facilmente il paese, furono costruite delle robuste mura di cinta e una torre per bombardare Ceserana e il sottostante paese di Fosciandora. Di quella cerchia muraria sono arrivate fino a noi una parte consistente delle mura e due portali di accesso al castello.

Il portale in fondo al paese, il più grande dei due ancora presenti, è stato recentemente restaurato. Ciò è stato possibile, in base al progetto del Comune di Fosciandora “Completamento degli interventi di restauro delle fortificazioni sul confine fra il Ducato Estense e la Repubblica di Lucca”, grazie al bando “Ducato Estense” pubblicato dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo nel 2016. I lavori hanno riportato all’antico splendore il portale e l’ingresso al castello (che probabilmente era sovrastato da una torre difensiva) .

(foto e testo di Ivano Stefani)

 

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