Quando hanno inaugurato la chiesa degli Angeli custodi di Mologno, ricavata nell’ex magazzino ferroviario, nel progetto era previsto anche il campanile. In questi anni però il campanile è rimasto vuoto e silenzioso, ma sembra che presto le campane di Mologno faranno sentire la loro voce. Facciamo un po’ di storia: nel 1997 la ditta Scarselli fece fondere dalla Fonderia De Poli una piccola campana dedicata agli Angeli custodi titolari della Chiesa. Visto il costo, si pensó per le altre due campane di inserire la vecchia campana della chiesa di S. Elisabetta a Barga, ormai inutilizzata dal terremoto del 1920. Era una delle due campane che furono salvate in quanto nascoste nella casa di Gianni Pia per sottrarle alla requisizione di guerra; questa era l’unica sopravvissuta` l’altra è stata danneggiata durante un bombardamento.
Questa è la campana più vecchia ovviamente: dedicata all’Arcangelo Michele e a S. Cristoforo, venne fusa dai fonditori Bimbi nel 1744, ha un diametro di 50 cm. e una altezza di 48 cm.
In Mologno ci doveva essere anche una terza campana proveniente dalla Scozia ma per vari motivi non è mai rrivata. Le due campane che ci sono, per anni sono rimaste in chiesa in attesa, anche perché per installarle con il sistema elettrico ci vuole una cifra considerevole e nel campanile l’impianto elettrico non è presente. Ora però si sono mossi i campanari di Barga che hanno pensato ad un’alternativa:”Volevamo – ci spiega Cristian Tognarelli – toglierle di chiesa per una questione di spazio. Allora con la propositura si è pensato di issarle in campanile e fare una struttura in ferro provvisoria e economica per suonare almeno manualmente, a battaglio, queste due campane.”
Ora il lavoro è finito e le campane sono già operative. Ancora non è stato deciso niente ma si spera presto nell’inaugurazione.
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