Dopo le mozioni approvate dal Consiglio Regionale, che riguardano il progetto di auto produzione energetica di KME, l’azienda ha diffuso un comunicato stampa con alcune precisazioni.
Secondo KME il progetto migliora l’impatto ambientale perché:
“Si basa sulle migliori tecnologie a livello mondiale, adottate da tempo nei paesi più attenti all’ambiente e allo sviluppo e sarà uno dei migliori in Europa nel suo campo di applicazione. Affermazioni diverse – ribatte quindi – sono basate su presupposti falsi e ingannevoli, dettati da interessi che nulla hanno a che vedere con le concrete esigenze di tutela ambientale. Sono invece il frutto di una battaglia di propaganda sempre più incanaglita e legata a slogan, incurante delle vere esigenze ambientali, occupazionali, sociali. Il progetto di KME è diventato lo strumento di visibilità mediatica per falsari e imbroglioni. Falsari e imbroglioni che sono il vero danno all’ambiente e al benessere delle comunità”.
Secondo l’azienda il progetto rispetta poi le norme di tutela ambientale:
“Esistono autorità, leggi e normative sulla base delle quali verificare le compatibilità ambientali dei progetti – scrive – alle quali tutti, ma proprio tutti, imprese, ma anche partiti, associazioni, movimenti e singoli, sono tenuti ad attenersi. Almeno fino a quando esisterà uno stato di diritto. KME ha presentato un progetto integrato per coniugare concretamente miglioramento ambientale e sviluppo economico e occupazionale, basato su attenti studi e dati verificabili. La legge stabilisce in modo chiaro e definito i vari passaggi del percorso autorizzativo; l’azienda lo seguirà in modo disciplinato e trasparente, pronta ad attenersi alle disposizioni che verranno indicate dalle Autorità preposte, certa com’è della validità del proprio progetto”.
L’azienda interviene anche circa alcune dichiarazioni che hanno accompagnato le due mozioni circa il ricatto occupazionale portato avanti da KME:
“Pura malafede – dice l’azienda – è evidente che l’attuazione del progetto KME è collegata alla creazione di nuovi posti di lavoro aggiuntivi, non alla tenuta dell’occupazione attuale. Tenuta dell’occupazione che è stata garantita con ogni sforzo e che è costata all’azienda, negli ultimi dieci anni, oltre 150 mln € e ai lavoratori importanti sacrifici. Gli altri ci hanno messo solo chiacchiere e passerelle, più stanno distanti e minor danni fanno all’occupazione”.
KME chiude il suo comunicato affermando e questa è una risposta a chi chiede l’attuazione di un tavolo istituzionale, che non si presterà a:
“Manfrine di imbonitori e politicanti che hanno il solo fine di avere visibilità e rinviare qualsiasi scelta per non far niente. Gli unici “tavoli” a cui KME è pronta a partecipare sono tutti quelli convocati dagli Enti e Autorità preposte, non certo a coinvolgersi in circhi mediatici alla ricerca di visibilità e propaganda a buon mercato”.
Tag: mozioni, kme, consiglio regionale, gassificatore
Carlo
2 Febbraio 2019 alle 7:53
Son un falsario e un imbroglione ma kme dica dati chiari . Attuali reali emissoni , non autorizzato , messe in confronto con future emissioni con inceneritore
valter ghiloni
4 Febbraio 2019 alle 8:05
Sono un falsario ed un imbroglione. Ma per realizzarlo dovranno passarmi addosso. E forse non solo metaforicamente
Marco Poma
6 Febbraio 2019 alle 16:52
… l’unica cosa certa è che non capIte una mazza e si vede da come avete gestito la cosa… avete tutta la gente contro… chissà perché?…
Valter Ghiloni
8 Febbraio 2019 alle 8:02
Spero che intenda Kme, perché io di contro ho solo me stesso. E ne sono fiero.