Si è riunito oggi a Viareggio il coordinamento nazionale FIM FIOM UILM del gruppo KME che sulla questione della cessione da parte di KME del business delle barre di ottone prodotto nello stabilimento di Serravalle Scrivia ritiene, lo afferma in un ordine del giorno, che sia necessario verificare i termini della cessione e comprendere il futuro piano industriale. Nel documento inoltre il coordinamento sindacale, nell’ottica di rilanciare il gruppo e salvaguardare i livelli occupazionali, ritiene necessario richiedere un incontro all’azienda ed anche al ministero dello sviluppo economico, al fine di comprendere gli sviluppi industriali, i passaggi societari, gli stati di avanzamento degli investimenti, eventuali acquisizioni di aziende, prospettive e missioni produttive di tutti gli stabilimenti KME in Italia.
Queste le principali richieste emerse nel corso del confronto del coordinamento nazionale e spiega il perché di tale decisione: “Il gruppo KME in Italia ha sempre mantenuto tre importanti siti, Firenze, Fornaci di Barga e Serravalle Scrivia, ed in qualche modo sono sempre stati collegati in termini produttivi e amministrativi – è scritto nel documento siglato dai coordinatori nazionali FIM FIOM UILM gruppo Kme, Michele Folloni, Massimo Braccini, Giacomo Saisi – Con la cessione delle barre alla nuova compagine cinese, il gruppo KME perde – affermano i sindacati – una importante lavorazione, condizione che non era prevista nell’accordo sindacale siglato con l’azienda pochi mesi fa, visto che si fondava su un piano che teneva assieme e rilanciava gli stabilimenti italiani”.
Il coordinamento ritiene pertanto indispensabile appurare questo passaggio societario, analizzare quali cambiamenti può comportare in rapporto al sistema tecnico, produttivo, amministrativo e occupazionale dei siti KME italiani, e comprendere il futuro della società SCTdi Serravalle Scrivia detenuta al 51% da Kme.
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