LUCCA – Non è roseo il quadro che emerge dall’analisi dei dati dell’anno 2018 sulla dinamica imprenditoriale in provincia di Lucca elaborati dall’Ufficio Studio e Statistica della camera di Commercio.
È proseguita anche nel 2018 la fase di difficoltà attraversata dal sistema imprenditoriale lucchese ormai da un decennio. Le aperture e le chiusure di imprese hanno toccato il minimo storico nel corso dell’anno, evidenziando una scarsa vitalità del sistema imprenditoriale provinciale. Aumentano le società di capitali (soprattutto SRL e SRL semplificate) mentre calano imprese individuali e società di persone. Proseguono le difficoltà del comparto artigiano.
È quanto emerge, in sintesi, dai dati diffusi dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lucca sulla dinamica imprenditoriale in provincia nel 2018.
Nell’anno da poco concluso i terminali della Camera di Commercio hanno registrato l’iscrizione di 2.364 nuove imprese (138 in meno rispetto al 2017) e di 2.579 chiusure di imprese (20 in meno rispetto all’anno precedente), consegnando a fine dicembre un saldo negativo per 215 imprese e portando il numero di imprese presenti nel Registro delle Imprese a quota 42.881 unità, in calo del -0,4% rispetto a dodici mesi prima.
“Occorre sostenere la vitalità imprenditoriale in provincia, ancora troppo stagnante, – ha dichiarato Giorgio Bartoli, Presidente della Camera di Commercio di Lucca – cercando di cogliere i segnali di debolezza presenti sul territorio. Le imprese lucchesi sono molto forti sui mercati internazionali, che però diventano ogni giorno più competitivi. I nostri sforzi – ha concluso Bartoli – devono concentrarsi anche sul mercato interno per permettere alle aziende non internazionalizzate di riprendere a crescere e portare ricchezza sul territorio”.
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