Gassificatore KME, il consiglio dice sì all’unanimità alla richiesta di un tavolo istituzionale

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“Il consiglio regionale chiede l’impegno della giunta toscana a farsi promotrice di un tavolo istituzionale che coinvolga gli enti locali interessati ed i ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente al fine di individuare un opiano di rilancio dello stabilimento KME di Fornaci che coniughi lo sviluppo produttivo del sito, la tenuta occupazione e la rigorosa tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti della zona, definendo soluzioni tecnologiche in grado di garantire una produzione di energia incontrovertibilmente pulita, rinnovabile e compatibile con il contesto ambientale. Il consiglio invita anche la giunta toscana a farsi promotrice, contestualmente, di un percorso pubblico di partecipazione che coinvolga istituzioni locali, associazioni, sindacati ed abitanti del territorio della Valle”.

Così il consiglio regionale toscano che stamani ha approvato all’unanimità, sinistra e destra, Lega e Forza Italia insieme a sinistra,  PD e Movimento 5 stelle,  una mozione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti e poi aggiornata con alcune aggiunte concordate anche con il PD, a proposito dell’accordo per il rilancio industriale dello stabilimento di KME.

E’ stata approvata  all’unanimità anche una mozione che impegna la giunta regionale a rispettare l’indirizzo espresso dal consiglio regionale nella mozione votata nel luglio 2018 in cui si chiedeva di attivarsi presso KME per definire soluzioni tecnologiche che garantiscano produzioni di energia pulite e rinnovabili

Così il consiglio regionale toscano dopo il consiglio apertosi ieri e conclusosi stamattina in cui era in programma anche la discussione sulle due mozioni presentate ed alla luce anche della consegna, avvenuta ieri, delle firme del Movimento La Libellula, con la richiesta  alla Regione opporsi all’approvazione del progetto pirogassificatore di KME. Una presa di posizione unanime ed assai chiara quella del consiglio regionale, che accoglie la richiesta di tavolo istituzionale per individuare soluzioni più compatibili venuta prima dal comune di Barga e poi dal consiglio provinciale di Lucca; e che si diversifica peraltro, ad esempio per Lega e Forza Italia, con le posizioni tenute a livello locale, più attendiste rispetto al progetto presentato dall’azienda.

“Volevamo dare un messaggio forte di unità – ha commentato tra gli altri Ilaria Giovannetti, consigliera regionale PD barghigiana  – assicurare la massima attenzione riguardo alla vicenda: tutela dell’occupazione e rispetto dell’ambiente, ed immancabilmente della salute dei cittadini, sono tre punti fondamentali che devono stare assieme in un progetto che deve essere assolutamente condiviso con la comunità, indicando anche soluzioni alternative capaci di garantire una produzione di energia pulita e rinnovabile, in modo da ricomporre questa drammatica frattura sociale che si è creata in questi mesi tra la gente della Valle del Serchio.

Auspico inoltre una maggiore chiarezza da parte dell’azienda  nei confronti delle preoccupazioni dei cittadini affinché l’obiettivo condiviso sia quello di salvaguardare salute e ambiente e quindi la qualità della vita della Valle”

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