CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – Negli ultimi anni si sono verificati drammatici casi di dimenticanza dei figli piccoli in macchina da parte dei genitori. Routine, stress, stanchezza. In ogni caso il cervello sembra spegnersi di colpo e si ha la certezza di aver lasciato i bimbi a casa, all’asilo, dai nonni. Al contrario i piccoli restano chiusi nell’auto e quando ci si rende conto dell’accaduto è ormai troppo tardi.
Mentre il Ministero dei Trasporti lavora all’introduzione di agevolazioni per l’acquisto di seggiolini per auto con dispositivi anti abbandono e la Regione Toscana con ANCI sta predisponendo un sistema di allerta che avvisi i genitori quando i bambini risultino assenti al nido d’infanzia, l’Amministrazione Comunale di Castelnuovo ha attivato un servizio sperimentale di monitoraggio e controllo delle assenza dei bambini dal nido d’infanzia “La Nuvoletta”.
“Il servizio – spiega l’Assessore all’Istruzione Chiara Bechelli – è stato avviato dall’inizio dell’anno grazie alla collaborazione fondamentale delle famiglie. I genitori devono comunicare in anticipo al Nido l’assenza del bambino. In caso di mancata comunicazione dell’assenza, le educatrici si faranno carico di telefonare, entro 15 minuti dalla fine del tempo a disposizione per l’ingresso dei bambini al nido, ai genitori e ai parenti. Per far questo utilizzeranno l’elenco dei recapiti telefonici messi a disposizione dai genitori. I numeri verranno chiamati per tre volte. Se le educatrici non riceveranno risposta saranno immediatamente allertate le forze dell’ordine. Il sistema – conclude l’Assessore Bechelli – non richiede strumentazioni particolari ma solo una sinergia tra struttura educativa e famiglie regolata all’interno di un rigido protocollo da rispettare. Siamo consapevoli dell’importanza che uno strumento come questo può rappresentare in attesa che la Regione Toscana ci fornisca strumenti più funzionali. Si parla di proteggere la vita dei nostri piccoli da fenomeni incontrollabili della mente umana, tragedie che avvengono per il manifestarsi di veri e propri “buchi neri” che dobbiamo in ogni modo cercare di aggirare”.
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