Quest’anno 2019 sono 70 anni dalla fondazione della Biblioteca Comunale di Barga, nata nel settembre 1949 nel nome di Giovanni Pascoli, poi, a cavallo degli anni settanta e ottanta, dedicata alla memoria dei due Fratelli Rosselli.
Prima di passare all’intervista a uno storico lettore della Biblioteca di Barga, pensiamo interessante ripercorrere un poco di storia della Biblioteca barghigiana, come poté nascere settanta anni fa nel 1949 e su quali basi culturali si mosse la bella idea. Intanto, diciamo che prima del Secondo Conflitto Mondiale 1940-45, il tragico periodo che vide la totale devastazione di ogni luogo del Regno d’Italia, era già stato attivo in Barga un pubblico servizio di biblioteca. Si tratta della Biblioteca Circolante Angelio di Barga, così definita, cioè circolante, pensando al fatto che il lettore avesse la possibilità di portarsi a casa il libro, ovviamente in prestito.
Lo scrivente, oltre a queste osservazioni, non ha la possibilità di descrivere il servizio svolto in se stesso dalla biblioteca, come si sostenesse e altro, comunque, si rileva che il pubblico e stesso servizio, svolto da un unico bibliotecario, fosse nel nome del grande poeta barghigiano Pietro Angeli il Bargeo. Questi era vissuto dal 1517 al 1596, uno dei maggiori letterati del suo tempo nello stivale europeo conosciuto come Italia, apprezzato anche in Francia, con il Re Arrigo III che lo nominò Poeta Regio, Consigliere e Lemosiniere di sua Maestà. Similmente caro fu ai Medici di Firenze, fiducia che ricambiò con elevate parole commemorative, funebri e altro. La Biblioteca Angelio, correva l’anno 1933, si associò e fuse con la Fratellanza Artigiana e La Cristoforo Colombo, insieme a comporre la Fratellanza Bargea. Come vedremo, il nome Pietro Angeli, sarà il filo conduttore che ci condurrà sino agli inizi del secolo XIX e vediamo.
La Biblioteca Angelio era nata e s’inaugurò l’anno 1879 e per l’occasione il giornalista, storico e tipografo barghigiano Pietro Groppi, onorò l’avvenimento con un suo inno poetico, raccolto in un libretto: Nella solenne inaugurazione della Biblioteca Angelio installata in Barga dalla Società Progressista il XIX Marzo MDCCCLXXIX alla memoria dell’Insigne Poeta Pietro Angeli Bargeo. (Barga Tip. Groppi)
Come già abbiamo avuto occasione di rilevare circa la genesi dell’attuale Biblioteca Rosselli, anche questa del 1879 nacque, su la stimolo di una precedente esperienza che vede sempre l’azione di un Circolo Progressista, retto dall’Avv. Gaetano Tallinucci, che verso il 1859 aveva fondato una Pubblica Biblioteca in Barga. Certamente, anche questa volta, il precedente da cui trasse ispirazione il Circolo fu la memoria dell’Accademia Letteraria Bargea intitolata a Pietro Angeli, che con la morte del suo Presidente Avv. Antonio Giannelli, avvenuta qualche anno prima, cessò ogni attività, però lasciando un valido messaggio di cultura che nel nome dell’Angeli, fiorì ancora in seno ai progressisti e liberali di Barga, il cui messaggio, seppur flebile e vago, giunto sino a noi, ci faccia comprendere la particolarità della stessa Barga nell’ambito culturale.
Tornando ora a quel 1949 della fondazione dell’attuale Biblioteca di Barga, dobbiamo dire che l’idea fu propria e portata avanti dal Comitato Rinascita Barghigiana, sorto spontaneamente tra i cittadini più notevoli, dopo il conflitto mondiale, che per Barga volle dire sette mesi di Linea Gotica, con cannoneggiamenti continui, lutti, devastazioni morali e materiali di non comune spessore e nel mezzo anche la Battaglia di Sommocolonia, che viepiù incusse paura e terrore.
L’avvio dell’istituzione fu veramente altisonante e nel pieno dell’antico spirito di Barga (fare il meglio per la Bella Signora Senza Tempo) perché si ebbe in concomitanza con le celebrazioni in onore di Giovanni Pascoli dell’anno 1949. Non una scadenza particolare della biografia del Poeta, ma più semplicemente una riproposizione della sua figura, con l’intendimento del Comitato Rinascita Barghigiana, che aveva già prodotto l’istituzione della Pro-Loco, detta Pro Barga, di presentare il loro altro contributo di speranza alla ripresa di Barga dopo il conflitto bellico che aveva lasciato i suoi nefasti segni sulla città e nel cuore di ognuno.
Tralasciando i particolari di quella cerimonia che è leggibile su questo sito all’altro articolo dello scrivente del 2012: “Nel nome di Pascoli 63 anni fa nasce la biblioteca comunale di Barga” diciamo che dopo Casa Pascoli e il ritorno a Barga, i cittadini e gli speciali invitati che vedremo seguire, furono invitati presso le scuole elementari al Giardino dove, nel nome di Pascoli, si sarebbe inaugurata la nuova Biblioteca Comunale.
Tra gli speciali invitati la Prof.ssa Anita Mondolfo, presidente della Biblioteca Nazionale di Firenze, la quale, dopo aver lodato gli esponenti della Biblioteca di Barga, la prima sorta dopo la guerra, per noi migliore “risorta”, accennò all’importanza che ha la cultura nel popolo, perché questo si orienti sempre più nei principi democratici e sappia bene considerare i concetti di diritti e doveri del cittadino.
Per iniziare a celebrare questo settantesimo dalla fondazione della Biblioteca Comunale di Barga, abbiamo creduto momento importante intervistare uno degli storici lettori: Antonio Mazzoni di Filecchio, che circa sin dal 1959, mai ha smesso di frequentarla. Addirittura vincendo anche un premio istituito dalla Regione Toscana e consegnato nel gennaio 1998, che teneva conto dei maggiori lettori delle varie biblioteche a livello toscano nel periodo dal 30 settembre 1996 sino al successivo 1997, divisi per provincia di appartenenza. Per la Provincia di Lucca se lo aggiudicò Mazzoni per aver preso in prestito dalla Biblioteca Rosselli di Barga e letto ben novantatré libri.
Mazzoni, quando è nata la tua passione per la lettura?
La mia passione per la lettura si può dire che è cresciuta in famiglia, curiosando sulla Domenica del Corriere di mio padre, era il 1939 e avevo sei anni, al punto che egli, come regalo, mi abbonò al Corriere dei Piccoli. In seguito nel 1950 fui “addetto domenicale” alla biblioteca per i dipendenti della S. M. I. in Fornaci di Barga nei locali del cinema Luigi Orlando con mio pieno coinvolgimento fino alla chiusura della stessa.
Come e quando hai iniziato a frequentare la Biblioteca Comunale di Barga?
Con la chiusura della precedente esperienza che ho appena citato, venni a sapere, circa gli anni 1959/1960, dell’esistenza di una Biblioteca Comunale a Barga collocata nei locali del Comune, al piano terra dell’allora omonima piazza, oggi Salvo Salvi, e che era fornita di una vasta gamma di libri, che si potevano prendere in prestito con un abbonamento annuale a costo ridottissimo. Mi abbonai, trovando tra l’altro il personale addetto molto disponibile e cortese, di cui ricordo in particolare una professoressa in pensione veramente appassionata e coinvolgente.
Sono molti anni che frequenti la Biblioteca di Barga. Hai qualche piacevole e particolare ricordo che vuoi raccontarci?
Come particolarità ricordo che nel 1997 fui premiato dalla Regione Toscana con un “Premio di Lettura” di lire 500.000 per acquisto di libri o riviste, essendo stato il lettore più assiduo dell’intera provincia di Lucca, avendo letto ben novantatré libri nel corso di quell’anno.
Quanti libri della Biblioteca pensi di aver letto?
Adesso, non sono in grado di precisare quanti libri posso aver letto in questi decenni ma sicuramente molte migliaia anche se, a volte, mi accorgo di aver già letto quel libro alcuni anni prima.
Un’ultima domanda te la pongo nella tua qualità di cittadino e utente, anche se parrebbe scontata la risposta, nel senso se reputi la Biblioteca di Barga un servizio utile ai cittadini e quanto?
Ritengo l’esistenza della biblioteca, un punto di ritrovo importante per chi ama leggere, anche se la “spietata” concorrenza della moderna tecnologia informatica può disincentivare la tradizionale informazione cartacea.
Grazie e il Giornale di Barga, orgoglioso di avere cittadini come te, ti augura di poter frequentare ancora a lungo la nostra Biblioteca.
Chiudiamo queste note osservando che il servizio offerto dalla Biblioteca Rosselli, oggi situata a Villa Gherardi, seppur di buon livello e disimpegnato da un’attenta e brava signora, Maria Elisa Caproni, abbia bisogno di una maggiore attenzione da parte del Comune di Barga, nel senso di riuscire a farla crescere come punto decisivo per la cultura, non solo di Barga, riuscendo a farle avere una catalogazione di tutte le cose che ha e che riuscirebbe viepiù qualificante l’offerta. Come nota del tutto positiva è la buona frequenza degli studenti, e non solo, che nelle varie sale trovano quell’ambiente ideale per i loro studi, divisi tra libri e i computer a loro disposizione.
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